‘Direttore generale Azienda Usl Toscana Sud-Est’ signor Desideri e signor Rossi ‘govenatore’ della Toscana, ma: “la sanità?”

Una situazione   sopratutto per i malati, verso cui deve essere usato altro trattamento invece di quello che  delle regole e circostanze assurde (non per colpa dei medici o degli operatori) rendono insostenibile. Esempi non mancano signor Desideri e signor Rossi, eccoli:

260px-Ospedale_San_Donato29 gennaio 2017 – da Arezzo Notizie-

Pronto soccorso di Arezzo, personale sotto pressione.
Grande  la partecipazione all’assemblea sindacale di oss, medici e infermieri del gennaio scorso Pacini: “Richiesta urgente di incontro alla dirigenza, serve riorganizzazione generale del lavoro.Le misure annunciate dal Dg sono dei tardivi tamponamenti di un’urgenza che è diventata quotidiana”

Quanto segue  si leggeva  in una nota  (tuttora valida Ndr.-) di Arezzo notizie del 29 gennaio 2017:

assemblea-sindacale-prontosoccorso2-555x370“”Giorni e notti difficili al pronto soccorso di Arezzo. Lo hanno testimoniato con forza oss, medici e infermieri che si sono riuniti oggi nella sala riunioni dell’ospedale San Donato dove si è tenuta una partecipata assemblea sindacale del personale del pronto soccorso. Al tavolo tutte le sigle sindacali, la Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil – Cgil, Cisl e Uil Medici – Cimo e Fesmed.

Sono state due ore di confronto, di racconto dei disagi che ci sono a causa di un costante aumento degli afflussi al pronto soccorso.

Tutti hanno sottolineato una situazione di forte pressione per i carichi di lavoro di questo periodo di picco influenzale, ma non solo. Un fenomeno che sarebbe comunque ampiamente prevedibile.

 “Il personale del pronto soccorso, innanzitutto non è a pieno regime, non possono bastare le unità prese per turni di 4 ore” ha spiegato un’infermiera per fare il quadro della situazione nel suo intervento.

36-pronto-soccorso-arezzo “L’afflusso di utenti non si ferma e non è solo in questo periodo di picco influenzale, riguarda anche la notte e gli altri periodi dell’anno” ha aggiunto un medico del pronto soccorso.

Basta guardare i numeri: dal 2015 al 2016 siamo passati da 72.854 a 75.637 accessi, un aumento di 3.000 utenti in un anno, circa 10 persone in più di cui prendersi cura al giorno. Come è possibile vedere dagli archivi on line dell’Estar, gli accessi al dipartimento di emergenza e accettazione nel 2016 sono sempre molto alti. Sono ben 10 i mesi che hanno registrato oltre 6.000 accessi solo ad Arezzo e ci sono i picchi di 6.670 utenti di marzo e 6.649 di dicembre.

“Nel turno di notte i due medici in servizio devono gestire 94 posti letto che, oltre a quelli del pronto soccorso, dell’astanteria e della medicina d’urgenza, sono quelli dei reparti specialistici come la pneumologia.”

Ci sono problemi di spazi, di personale, di barelle e di posti letto.””

Un racconto tra tutti, attuale di ieri 24 febbraio 2017, ed in breve:

“Al termine di  una visita di controllo ambulatoriale pneumologica al ‘dipartimento di medicina specialistica’ arriva il risultato dell’esame EGA arterioso basale che si traduce in: ‘Insufficienza respiratoria acuta’ per cui vengo inviato in PS per le cure e gli accertamenti del caso.

Ho rifiutato anche dopo che il medico mi ha edotto dei rischi che potevano derivare dalla mia decisione”.

Ho rifiutato perchè simile situazione si  era già verificata per due volte nell’arco di tempo di 60 giorni ed il motivo, per questo caso,  è il seguente:

-Ad Arezzo esiste un Reparto al San Donato, tra i tanti, quello di “pneumologia” che funziona in modo perfetto ma che i “tagli” alla sanità sopratutto in fatto di posti letto, quando dovrebbero essere rinforzati, fanno si che ci si ritrovi a dover essere parcheggiati, dopo ore di attesa in PS , nel Reparto UO – Medicina d’urgenza che nonostante la bravura dei medici e degli operatori, sono costretti a, ripeto per mancanza di posti, trattenere il malato mentre dovrebbe essere inviato ad altro specifico reparto.

Ed anche qui la degenza è la più breve possibile.

Conclusione:

– è stato raccontato il “rifiuto” di un paziente sofferente, non meno colpito dai “giorni difficili”  dei medici e degli operatori che, nonostane le promesse che vengono loro fatte, nessun migliramento si è verificato.

Il  racconto “è vero” perchè :

signor Desideri, direttore dell’Azienda Usl Toscana Sud-Est, e signor Rossi, governatore della Toscana,  l’attore (purtroppo) sono stato io e Vi  ricordo, casomai l’avessero dimenticato che:

-l’ Ospedale San Donato di Arezzo , la più grande struttura sanitaria della provincia, originariamente aveva 510 posti letto ora ridotti a 399.

-Il direttore de “il Fendente”-