Anghiari e la manutenzione intercontinentale / Osservazioni di un cittadino su p.za Baldaccio

DSCF3795Pare che i nostri gemellati, La Plata (Argentina) e Vladimir (Russia) stiano organizzando delle visite ad Anghiari.

Sono anni ormai, da quando abbiamo finito i soldi, che i rapporti con le due città (una, La Plata, 130 volte più grande del nostro paesotto, l’altra solo 70) sono piuttosto raffreddati. Niente più nostri sindaci, assessori, funzionari comunali, servidorame vario, compagnia sonante, cantante e ballante in giro per i continenti con consistenti contributi pubblici.
Ora che ci penso, ho visto le foto dell’ex sindaco di Anghiari, Danilo Bianchi, trionfalmente a spasso per le strade di Vladimir in compagnia delle Autorità locali.
Non ricordo di avere mai visto, e sì che ci sono stati tutti, da Maddalena Senesi, a Danilo Bianchi, a Riccardo La Ferla, in compagnia non dico del sindaco di La Plata, ma neanche di un assessore o di un consigliere comunale del posto.

Niente. Neanche un usciere. Solo qualche rappresentante del Circolo Toscano locale. Un po’ poco, mi pare, per un gemellaggio tanto strombazzato (e costato).

Su Wikipedia La Plata risulta gemellata con Bologna (1988), Bivongi (2012), Latina (2013). Del gemellaggio con Anghiari non c’è traccia. Né mai, ad Anghiari, c’è stata traccia di qualche diplomatico argentino.

Se verrò smentito, non a chiacchiere, ma con prove, sono pronto a chiedere scusa e a cospargermi il capo di cenere.
Sia come sia, adesso si è sparsa la voce che tecnici delle due città starebbero per arrivare ad Anghiari.

DSCF3796Per apprendere non già l’arte del restauro del mobile antico, bensì per come rendere perpetuo un rimedio provvisorio.

E anche qui siamo maestri.

L’appuntamento è in Piazza Baldaccio. Le colonnette in travertino del parapetto che prospetta su Corso Matteotti e sulla Piazzetta della Fonte erano pericolanti.

E così, molti anni fa, furono prese delle provvisorie misure di sicurezza.

DSCF3797A distanza di tempo, la provvisorietà si è trasformata perpetuità. Le originarie e artigianali cordicelle che fissavano i supporti lignei, sono state sostituite con reggette in lega zincata capaci di sfidare il tempo. Ora l’ex provvisorio rimedio è diventato perpetuo e parte del panorama.

Chi si fa una foto ricordo appoggiato al parapetto che dà sulla valle, porterà a casa anche la prova dell’ingegno anghiarese relativo all’arte di arrangiarsi.

E questo, pare stiano venendo a studiarlo da noi anche gli ingegneri comunali di Vladimir e La Plata. Avanti così, e anche loro diventeranno Bandiera Arancione!
-Fabiano Giabbanelli-