Anghiari, le iniziative per il giorno della Memoria / Il programma e le dimenticanze

csIl comunicato stampa:

L’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Anghiari, con la collaborazione del Teatro di Anghiari, della Rete Teatrale Aretina, della Biblioteca Comunale, della LaAV (Letture ad Alta Voce), della Compagnia dei Ricomposti (e con il Patrocinio della Regione Toscana), ha programmato tre avvenimenti per celebrare il Giorno della Memoria.

Iniziative organizzate con l’intenzione di tenere vivo il ricordo e di condividerlo attraverso testimonianze, racconti e celebrazioni di vario genere.

Il primo appuntamento si svolgerà martedì 27 gennaio presso la Biblioteca Comunale.

Gli altri sono stati fissati per le due domeniche successive (1 febbraio al Campo di Internamento di Renicci e 8 febbraio presso la Chiesa di Tortigliano) e verranno presentati nel corso della conferenza stampa che si terrà mercoledì 28 gennaio alle ore 11:30 nella Sala del Consiglio di Anghiari (Palazzo Testi). Alla conferenza parteciperanno l’assessore alla cultura del Comune di Anghiari Miriam Petruccioli e il direttore del Teatro di Anghiari Andrea Merendelli.
Questi nel dettaglio gli eventi organizzati ad Anghiari in occasione del Giorno della Memoria.
10945611_355900967929253_6201122393916445863_n– Martedì 27 gennaio LETTURE DELLA MEMORIA, presso la Biblioteca comunale di Anghiari dalle ore 21:00. Introduce Miriam Petruccioli, Assessore alla Cultura del Comune di Anghiari.
Serata di letture tenuta dai volontari del “Circolo LaAv di Anghiari-Letture ad alta voce“ che si è da poco costituito e che per questa occasione si presenterà in modo ufficiale. Porterà la sua testimonianza anche il Maresciallo dei Carabinieri in congedo Pietro Gattari, prigioniero nei campi di lavoro di Bremen dal 1943 al 1945. I partecipanti sono invitati, se lo desiderano, a portare con sé una lettura in tema da condividere con tutti.
renicci– Domenica 1 febbraio RENICCI: IN MEMORIA DEI 158 MORTI. UNA CORONA DI SILENZIO, presso il Campo di Internamento Fascista e Badogliano n. 97, situato in località Renicci, dalle ore 14:30.
Dopo anni di parole, dopo 12 edizioni commemorative, quest’anno i 158 giovani “slavi” verranno ricordati con una corona di fiori e pensieri, avvolti nel silenzio del Campo di Internamento Fascista e Badogliano n. 97. Settanta anni dopo la Liberazione, l’istallazione floreale ricorderà una repressione tanto ingiusta quanto crudele, che ancora oggi qualcuno nega nella sua durezza e nella privazione degli elementari diritti umani.
Interventi di Fabrizio Lepri, viola da gamba.
Listener– Domenica 8 febbraio DON MENCARONI: MORTE DI UN PRETE DI CAMPAGNA, presso la Chiesa di Tortigliano dalle ore 14:30.
Il coraggio di un parroco di campagna, la solidarietà dei vicini di casa, una spia. Settantuno anni dopo, a Tortigliano, frazione di Anghiari, appennino toscano, nel luogo di uno dei tanti delitti di guerra.

Una piccola chiesa fra i cipressi ed una porcilaia dove il parroco viene assassinato.

Attraverso testimonianze dell’epoca, musiche e parole di una storia dimenticata e oggi riletta nel racconto corale messo in scena dagli attori-abitanti di Anghiari.
-Daniele Gigliufficio stampa Comune di Anghiari-inviato il 25 gen 2015 – 11:05

Ndr. – Se l’intenzione è di tenere vivo il ricordo e non di fare “sceneggiate”, quello che manca è non aver indetto “un consiglio comunale alla presenza dei giovani delle scuole” se il fine ultimo è far conoscere le atrocità di ogni guerra, affinché non si ripetano, e  “non si confonda” il giorno della “Memoria”, dello “shoah”, con altri eventi ugualmente atroci,  che con quel giorno nulla hanno a che fare.

Se fossimo veramente sinceri, perchè allora non  dedichiamo un  giorno per ricordare anche tutti gli altri disumani eventi che ha subito il mondo intero e la cittadina anghiarese ? Magari titolandolo: “il giorno della Memoria e del Ricordo”.
Proprio per questo, all’assessorato alle “politiche culturali del comune di Anghiari” li ricordiamo, mentre riconosciamo: “giusta e doverosa la commemorazione delle vittime dell’Olocausto”.
Ecco gli altri eventi ugualmente atroci e disumani che nella commemorazione anghiarese “non trovano alcun cenno di richiamo”:
f– Le foibe. Sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell’istria che fra il 1943 e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani.
La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell’armistizio dell?8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti.

Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano ‘nemici del popolo’. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l’istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini.
In Anghiari:
scheggia-02-copia-198x300Nel Comune di Anghiari 25 giugno 1944 , un gruppo di militari nazisti, nei pressi di “CILLE”, intende saccheggiare le case e le stalle dei contadini ma, ad un tratto, sulla strada che dalla “Speranza” che sale al Castello di Montauto, si imbatte in una pattuglia partigiana, con la quale ha inizio uno scontro a fuoco, che si conclude senza caduti: i nazisti ripiegano in direzione di Anghiari, mentre i partigiani si ritirano sulla montagna.

Cinque partigiani vengono catturati a seguito di una spiata ed impiccati con filo spinato.

 

 

DSC_0376La strage della caserma di Anghiari fu un eccidio causato dall’esplosione di una bomba piazzata nei pressi della Caserma dei Carabinieri di Anghiari da truppe naziste in ritirata.

La detonazione avvenne il 18 agosto 1944, causando l’uccisione di tre Carabinieri e dodici civili e il ferimento grave di altri due militari. Ma chi fece esplodere l’ordigno?

Sembra non se ne possa parlare, ma è chiaro: la mano assassina fu italiana poiché dovevano morire “tre fascisti” fermati dai carabinieri su indicazione di collaboratori: FF.SS.-
-Redazione-