Avviata una indagine dalla Procura di Brescia per esportazione di armi a Paesi in guerra

cim6ypmuaaadfnb-bd_1442741La questione delle bombe di produzione italiana che vengono sganciate dai sauditi sullo Yemen risale allo scorso anno, ma ora giornali e tv si stanno interessando nuovamente alla vicenda.

Si tratterebbe di un’attività illegale, su cui la procura di Brescia ha voluto vederci chiaro avviando un’indagine: l’ipotesi di reato, si legge su Avvenire, “è quella di violazione della legge che vieta l’esportazione di armi verso Paesi in guerra”.

Un divieto che, però, “sarebbe stato aggirato (in ipotesi) perché la produzione, formalmente, è tedesca (la multinazionale Rvm) e non italiana, anche se lo stabilimento si trova in Sardegna.”

Comunque la situazione è grave.

L’Italia, un Paese che millanta di ripudiare la guerra, fornisce armi all’Arabia Saudita per compiere quelli che sono stati denunciati da più parti come “crimini di guerra”.

E ci sarebbero le prove.

Giorgio Beretta dell’Osservatorio sulle armi Opal di Brescia ha dichiarato in merito:

Abbiamo fornito alla procura una dettagliata documentazione anche con foto di diversi ordigni italiani sganciati dai caccia sauditi e caduti su aree popolate da civili in Yemen. È assolutamente necessario che si indaghi sulle responsabilità, anche da parte degli organi dell’esecutivo, delle continue forniture di bombe aeree ai sauditi in un contesto di gravi violazioni del diritto umanitario”.

Le Iene hanno ripercorso tutta la storia della provenienza delle armi usate in Yemen dai sauditi, smentendo le dichiarazioni della ministra della Difesa Roberta Pinotti, la quale aveva dichiarato: “Quelle bombe non sono italiane”.

I documenti mostrati durante il servizio andato in onda domenica sera sembrano infatti dimostrare il contrario: il codice che identifica gli ordigni che appare in una foto scattata da un giornalista in Yemen è collegato ad un’azienda produttrice che ha sedi in Sardegna e Lombardia.

Se quanto emerge dalle inchieste è vero, la ministra Pinotti deve rassegnare subito le dimissioni.

-da Direttanews24-

Pubblicato da Redazione