Barbara D’Urso denunciata dall’Ordine dei Giornalisti

odg“L’esecutivo dell’Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti” (ed il giornalismo mercenario, aggiungiamo noi-Ndr.-)
Il Presidente Iacopino annuncia:
“L’esecutivo dell’Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alla magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti”
“La cosa che mi ha colpito di più è che praticamente tutti hanno pensato mi riferissi alla signora Barbara D’Urso (che non è giornalista). Non pensavo solo a lei, non agiremo solo nei suoi confronti. Mi arrivano le prime segnalazioni in tema di esercizio abusivo della professione. Dobbiamo controllarle, ovviamente (ne capite le ragioni, vero?) e, quindi, occorrerà del tempo. Ma ho firmato la prima denuncia/esposto proprio nei confronti della signora D’Urso. E’ indirizzato a due Procure della Repubblica (Milano e Roma), all’Agcom, al Garante per la protezione dei dati personali e al Comitato Media e minori. Valutino loro. Hanno gli strumenti e, direi, il dovere di farlo.
Il femminicidio non si consuma solo con l’uccisione di una donna, ma, oltre la morte, anche con l’oltraggio alla sua vita e a quello della sua carne: i suoi figli”
Da diverso tempo la cronaca nera ha guadagnato sempre più spazi nei palinsesti televisivi italiani: uscita dai programmi di approfondimento a tema, è entrata nei contenitori pomeridiani, feriali e festivi, nei salotti televisivi e nell’intrattenimento in generale.
I vari casi Scazzi, Rea, Ragusa e Ceste hanno tenuto banco e lo tengono tutt’ora, con toni e modi a volte discutibili usando (e infatti discussi anche dai telespettatori, che usano i social per esprimere il loro sdegno).
Un basta secco ed esasperato a “banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso, passando sopra a diritti e sentimenti“.
-(Notizia tratta da Affaritaliani.it)-
Pubblicata da Redazione