Compravendita senatori: “Soldi e favori per passare con Berlusconi”

Paolo_rossiAl processo la testimonianza dell’ex senatore Rossi (nella foto). E Anna Finocchiaro conferma: due colleghi avvicinati

“Confermo che due dei miei colleghi, esponenti del Pd in Parlamento, Nino Randazzo e Paolo Rossi, furono avvicinati e invitati a passare con lo schieramento del Centrodestra, attraverso promesse di vantaggi, favori e di allettanti progetti economici. A uno di loro è stato offerto anche un posto in Mediaset. Ricordo in particolare la vivace indignazione di Randazzo nel riferirmelo, e ricordo come il senatore Rossi uscì molto turbato e provato dall’offerta che gli fu fatta dal collega suo concittadino Tommasini”.

Eccola, la senatrice Pd Anna Finocchiaro. È la prima teste eccellente a parlare in aula, sollecitata dalle domande dei pm Henry John Woodcock e Alessandro Milita, nel processo sulla compravendita di senatori che vede imputati a Napoli l’ex premier Berlusconi e il faccendiere Valter Lavitola, difesi dagli avvocati Niccoló Ghedini, Michele Cerabona, Maurizio Paniz.

Il dibattimento – si legge su Repubblica – scaturisce dall’inchiesta napoletana nata quasi tre anni fa e che aveva portato alla confessione dell’ex senatore Sergio De Gregorio, che ha dichiarato ai magistrati di essere transitato, nel 2007, tra le fila dei berlusconiani in cambio di 3 milioni di euro, una parte dei quali pagati in nero, il resto sotto forma di finanziamenti al suo Movimento, “Italiani nel mondo”.

La senatrice si sofferma sui due distinti incontri avuti con quei colleghi, che le confidarono quanto era successo e aggiunge anche che “aveva sentito parlare anche di analogo avvicinamento che aveva riguardato il senatore Caforio, dell’Idv”. Aggiunge anche la senatrice: “Io denunciai in aula, nel 2007, che nel momento in cui numeri maggioranza erano parte risicati, due colleghi dei miei gruppi erano stati avvicinati. Ritenevo e ritengo quello che accadeva di assoluta gravità “.

Nel pomeriggio la testimonianza dell’ex senatore Rossi conferma le parole della Finocchiaro: “In cambio del mio passaggio al centrodestra, l’ex senatore Antonio Tomassini mi offrì una somma di denaro che, mi disse non avrebbe cambiato la vita del presidente Berlusconi, ma la mia sì”. Lo dice in aula Rossi.

Rossi spiega che Tomassini, ginecologo di sua moglie e come lui ex esponente della Dc, lo invitò a casa sua. Credendo di dover discutere di problemi relativi a Varese, la città nella quale vivono entrambi, vi andò. Il collega, tuttavia, cominciò a parlare di politica. “Mi disse che il governo Prodi non aveva futuro e che per Berlusconi era assolutamente fondamentale tornare a fare il presidente del Consiglio, perchè era una cosa che sentiva molto”. Per questo motivo, afferma Rossi, Tomassini gli offrì del denaro, assicurandogli che ‘ad horas’ avrebbero potuto raggiungere Berlusconi a Villa Certosa, in Sardegna, per perfezionare l’accordo.

(Affaritaliani.it )