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M5s a Mattarella: “E’ Trivellopoli, blocchi il voto su riforme”
Senatori e deputati M5s occupano i corridoi di Palazzo Madama per accelerare la calendarizzazione delle mozioni di sfiducia
Ansa – Roma – Il voto sulla riforma costituzionale “slitti dopo le mozioni” presentate dai pentastellati e dal centrodestra dopo le rivelazioni dell’inchiesta di Potenza su Tempa Rossa. Lo chiedono in conferenza stampa Dell’Orco, Catalfo e Sibilia, che parla di “governo di delinquenti: nessuna differenza tra loro e i camorristi”. Il Pd annuncia querela. Ma Cuperlo invita il premier: “Sottoponga il suo esecutivo a una verifica”
Il Movimento 5 Stelle considera l’inchiesta Trivellopoli più grave di Tangentopoli. Per questo chiede al capo dello Stato di fermare il voto sulla riforma costituzionale, o almeno farlo slittare a dopo il voto sulle mozioni di sfiducia al governo Renzi depositate in relazione alla vicenda.
La replica del Pd è immediata. Prima la querela annunciata contro il deputato Carlo Sibilia per aver paragonato ai camorristi le personalità dell’esecutivo coinvolte nelle indagini. Poi è il premier a dedicare al M5s buona parte della sua e-news. Invitando quanti si fanno megafoni di “incredibili menzogne” a rinunciare all’immunità parlamentare quando dovranno rispondere delle loro “squallide accuse”.
Ma proprio in seno al Pd si leva l’invito di Gianni Cuperlo a Renzi: “Sarebbe saggio”, nel clima avvelenato da dimissioni e intrecci sospetti che circonda il governo, “fare una verifica, un tagliando all’esecutivo”.
L’offensiva M5s. A Mattarella si rivolgono in conferenza stampa il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera Michele Dell’Orco, la collega del Senato Nunzia Catalfo e il deputato Carlo Sibilia, membro del direttorio pentasellato.
“Trivellopoli – attacca subito Dell’Orco – è un caso di corruzione che può avere conseguenze più gravi di Tangentopoli. Ed è assurdo che un governo la cui esistenza è appesa a un filo faccia votare la settimana prossima la riforma Costituzionale. Per questo chiediamo un incontro urgente al presidente della Repubblica Mattarella affinché rivolga un monito alla Camera e chieda di posticipare la discussione sulle riforme a dopo le votazioni sulla mozione di sfiducia al Senato” depositata dal M5S, mentre lo stesso ha fatto il centrodestra.
-Ansa – R.it-
Pubblicato da Redazione
Io credo che affermare che un governo è colluso con le lobby del petrolio non è reato di diffamazione contro i componenti persone fisiche ma una mera DENUNCIA POLITICA!!
parere personale