Il Comune di Sansepolcro contro gli aumenti tariffari voluti da Nuove Acque

“Purtroppo la nostra opposizione all’assemblea dell’AIT è servita a poco, ma forse qualcosa sta iniziando a muoversi”

GABRIELEMARCONCINIMentre alcuni comuni toscani stanno iniziando ad assumere un atteggiamento più critico, in Valtiberina anche Anghiari aderisce convintamente alla battaglia per l’acqua pubblica.

Lo scorso 22 luglio, a Firenze, l’Assemblea dell’Autorita Idrica Toscana (formata da 50 comuni toscani) ha votato il nuovo piano tariffario 2016-2019 che interesserà il nostro territorio dell’ex ATO 4.

La votazione è avvenuta a larghissima maggioranza ed ora è dunque ufficiale: nei prossimi 4 anni le tariffe aumenteranno del 19,6%. E a tali aumenti si dovranno aggiungere anche 8 milioni di conguagli pregressi che, ovviamente, graveranno sui cittadini.
Come era avvenuto qualche giorno prima in Conferenza Territoriale, in mezzo ad una platea di sindaci ed assessori consenzienti, come Comune di Sansepolcro ci siamo opposti a questa decisione.

Rappresentati dall’Assessore Marconcini, ci siamo opposti perché ci sembra paradossale l’idea che debbano essere sempre e solo i cittadini a far tornare i conti della società, quando la stessa potrebbe adottare una lunga serie di misure per contenere i costi e, più in generale, ottimizzare la propria gestione.

Ad esempio, invece di inserire i Vincoli Ricavi Garantiti nell’utile di esercizio, i soci di Nuove Acque Spa potrebbero, ad esempio, accantonare questa quota per destinarla al piano rimborso del project financing (che altrimenti continuerà a ricadere sugli utenti).

Oppure, in riferimento alle cospicue risorse (circa 800.000 euro) che annualmente Nuove Acque destina a fantomatiche consulenze fornite da alcuni suoi stessi soci di parte privata, non possiamo fare a meno di chiederci se questa non meglio specificata voce passiva sia davvero indispensabile.

O ancora, per contenere tali aumenti non si potrebbe cercare di rinegoziare il tasso di interessi del project financing, visto che lo stesso ammonta al 5%, cioè ben al di sopra dei normali tassi di interessi ottenibili nell’attuale mercato finanziario? A nostro modo di vedere, prima di opprimere ulteriormente i cittadini con continui rincari delle tariffe, si sarebbe dovuto intervenire correggendo alcuni vizi e “difetti di fabbrica” come quelli sopra elencati.

Come parte pubblica di Nuove Acque, ci troviamo dunque in una situazione dove ci viene imposto di condividere ed approvare una serie di aumenti tariffari, in maniera tale da ripagare le spese e ottenere un utile: in altre parole gli utenti, cioè gli stessi cittadini che rappresentiamo e che dovremmo tutelare, vengono unicamente considerati come fonte di profitto.

Oltre a questo, nel corso della stessa assemblea, siamo tornati a criticare l’atto di indirizzo votato dalla Conferenza Territoriale ex ATO 4 che chiede di prorogare il contratto con Nuove Acque oltre la scadenza del 2024 (fino al limite massimo consentito), in maniera tale da ridurre lievemente le tariffe e completare alcuni investimenti: tra questi rientra anche il completamento dell’allacciamento della rete idrica a Montedoglio, un intervento strategico (soprattutto per la Val di Chiana) che graverà sulle tasche di tutti, quindi anche su quelle di noi valtiberini, senza però apportare alcun beneficio aggiuntivo al nostro territorio.

In definitiva, siamo intervenuti su molte delle discussioni affrontate in maniera critica ed esprimendoci esplicitamente in favore di un modello di gestione dell’acqua alternativo che possa restituire ai comuni un minimo margine di decisione e che possa scorporare definitivamente la risorsa idrica da privatistiche logiche di lucro.

Pur essendo stati tra i pochissimi comuni fuori dal coro, questa volta nel corso dell’assemblea si è capito che qualcosa, forse, sta iniziando a cambiare: insieme a noi, altri comuni come Livorno, Sesto Fiorentino, Montevarchi e Grosseto si sono più volte distinti da tutti gli altri, sia per le idee manifestate che per i voti espressi. Alla lista è da aggiungere pure Anghiari che pur non facendo parte dell’Assemblea, ci ha chiesto esplicitamente di aggiungere la sua voce alla nostra. Forse in Valtiberina, così come nel resto della Toscana, qualcosa sta davvero cambiando.

-Ufficio stampa Comune di Sansepolcro-

Ndr. – Per i lettori anghiaresi:

come possiamo capire all’inizio del presente comunicato, anche Anghiari aderisce alla battaglia per l’acqua pubblica, ma anche questa volta, grave errore,  “non era presente alcun amministratore locale” (avevano delegato  a rappresentarli il consigliere Marconcini del Comune di Sansepolcro). 

Anche questa volta però: nessuna notizia è uscita dal Palazzo Pretorio anghiarese e se i cittadini vogliono sapere qualche cosa debbono sperare nella puntualità di Sansepolcro con i suoi comunicati.

Amministratori locali, ricordatevi quando eravate all’opposizione.

Signor Sindaco, usi il suo ‘portavoce’ per i comunicati stampa, non lo usi solo per le manifestazioni varie che sono si importanti, ma renda “trasparente” anche certe decisioni o comportamenti politici quando interessano i cittadini.

Pubblicato da Redazione