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Il sindaco Frullani sulle tariffe del servizio
Il sindaco di Sansepolcro Daniela Frullani accoglie con favore la proposta inoltrata dal collega sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, già ampiamente dibattuta in sede di conferenza dei sindaci della Provincia, di destinare gli utili dei Comuni per abbassare le tariffe dell’acqua.
“ Accolgo con favore quanto proposto dal sindaco di Arezzo Fanfani – spiega il sindaco Frullani – affinché venga destinato, integralmente, l’utile di bilancio spettante ai Comuni per essere impiegato alla riduzione delle tariffe e spero che, attraverso il loro voto, i Comuni rinuncino a quelle entrate.
Ritengo infatti questa una misura necessaria sebbene non ancora sufficiente al raggiungimento del comune obbiettivo delle ulteriore riduzione delle tariffe sull’aumento programmato e soprattutto nel contempo – ribadisce Frullani – è di fondamentale importanza che il quadro nazionale si muova secondo la direzione che i cittadini hanno indicato e che la politica deve saper tradurre in azioni concrete affinchè l’acqua torni ad essere “bene comune” ed i servizi di tutela ambientale siano svolti secondo principi non esclusivamente economici.
Intanto anche il socio privato potrebbe, per esempio, destinare parte degli utili ad investimenti. ”
-Corinne Minore-
Mi dispiace, ma chi intendeva sostenere la ripubblicizzazione dei servizi idrici non doveva approvare gli aumenti proposti dall’AIT. Alcuni comuni hanno avuto il coraggio di votare contro . Il sindaco Ciolfi in primis. Tutto il resto è fuffa buona per chi non è informato. saluti
Ndr. – Anghiari “NON” ha approvato, si è “astenuta” dal dire “si” o “no”. Abbiamo appurato che c’è una spiegazione, una motivazione che gli amministratori ci renderanno nota, come da accordi da noi assunti con loro, che renderemo pubblica.
Gentile direttore , le invio copia del comunicato del comitato acqua pubblica di Arezzodel 29 aprile 2014 in merito ai nuovi aumenti di tariffa.
SI SCRIVE ACQUA SI LEGGE DEMOCRAZIA!!
Come se non bastasse che il nostro territorio detiene il triste primato delle tariffe idriche più care d’Italia, l’ultima assemblea dell’AIT – (autorità idrica toscana) ha approvato gli aumenti proposti dal gestore Nuove Acque per gli anni 2014 e 2015 (5,2% + 6,5%) di oltre il 12%.-
Una decisione chiaramente insensata: basti pensare che l’ultimo bilancio di esercizio di Nuove Acque si è chiuso in utile (omissis..in quanto bilancio non ancora approvato) e altri 8 milioni di residui dagli esercizi precedenti; quindi in assenza di aumenti tariffari non ci sarebbe alcun buco di bilancio per quest’anno, il gestore è inoltre in clamoroso ritardo rispetto agli investimenti programmati e nei prossimi anni gli stessi verranno diminuiti di alcuni milioni di euro rispetto al piano iniziale. In più i costi riconosciuti al gestore vengono valutati al 2,1% mentre l’inflazione reale viaggia sul 0.3-0.4%;
La situazione economica generale del Paese è tale da rendere improponibile un aumento del 12% in due anni di un servizio essenziale; a tutti si richiede un sacrificio meno che al gestore del servizio idrico: perché?
Le lacrime di coccodrillo del sindaco di Sansepolcro dr.ssa Frullani(che comunque poi ha votato a favore) e l’atteggiamento sconcertante dell’assessore di Anghiari dr. Attala, astenutosi nella precedente assemblea di ambito (ex ATO4) non sono servite a fermare l’onda che ha trascinato la maggioranza dei votanti-sindaci ad approvare la stangata.
La stessa A.I.T. nell’ottobre scorso aveva deliberato di far rimborsare dal Gestore Nuove Acque spa la famosa quota relativa alla remunerazione del capitale investito ossia il profitto; ebbene il cittadino si è trovato nell’ultima bolletta la esorbitante cifra, udite udite…di euro 1,29 quale rimborso! Una gran presa in giro per chi paga la tariffa più cara d’Italia!!
In realtà se si fosse realmente rispettato l’esito referendario, il rimborso dal 21 luglio 2011 a dicembre 2013 sarebbe dovuto essere pari a oltre 115 euro per utente, fermando la spirale dei continui rincari!.
Come se non bastasse, tanto per dare una nuova mazzata ai cittadini, il Piano Finanziario prevede che ben 16.6 mil. di euro derivanti dalle bollette degli utenti e che dal 2018 al 2021 dovrebbero per legge essere destinati a investimenti, verranno invece usati per rimborsare il project financing (mutuo contratto con le banche).-
Tutti gli investimenti effettuati devono essere totalmente ammortizzati alla fine della concessione (31 maggio 2024); tale principio è sancito per dare la possibilità ai Comuni di riappropriarsi della gestione del servizio senza alcun esborso: ebbene con la approvazione del bilancio 2012 questa clausola contrattuale viene cancellata – diminuendo gli ammortamenti a carico del bilancio – con l’ovvia conseguenza che nel corso dei prossimi anni aumenteranno sensibilmente gli utili d’esercizio e nel contempo, nel 2024 se i Comuni vorranno riappropriarsi della gestione dovranno sborsare decine di milioni di euro. I soli 4 Comuni della nostra Provincia (Capolona, Pratovecchio, Subbiano e Anghiari) che si erano impegnati ad opporsi in sede giudiziaria alla violazione dell’art. 28 della Convenzione, si sono ritirati a poche ora dalla scadenza del 2 dic. 2013, forse perché ancora troppo influenzati dalle ideologiche direttive del partito di governo.
Noi riteniamo che è necessario ora più che mai opporsi con tutti gli strumenti alla deriva che il servizio idrico aretino privatizzato sta prendendo. Le decisioni prese, se non adeguatamente contrastate, determineranno effetti deleteri sugli utenti ed anche sulle amministrazioni comunali. Il Comitato Acqua Pubblica si propone come punto di riferimento.
OGNI SABATO dalle 10.00 alle 12.30 presso l’informagiovani – ex sede Poste – Sansepolcro, DAREMO ASSISTENZA A TUTTI I CITTADINI CHE VOGLIONO ADERIRE ALLA CAMPAGNA DI AUTORIDUZIONE DELLA BOLLETTA.
PORTARE UNA BOLLETTA DELL’ACQUA CON VOI e il codice fiscale
COMITATO ACQUA PUBBLICA AREZZO
… non capisco come può astenersi il vicedindaco se il sindaco stesso viene citato in pagine intere della Nazione di qualche giorno fá per il suo impegno contro gli aumenti?
Chi si astiene ha sempre un atteggiamento pilatesco, Poi è chiaro che anche Ponzio Pilato trovò giustificazioni e scuse.