Isis: Pinotti, da Italia 4 Tornado ma solo per ricognizione

Il ministro della Difesa, riferendo in Senato alle commissioni riunite Difesa sulle nuove misure di contrasto al terrorismo dell’Isis, annuncia che l’Italia invierà quattro Tornado, ma “solo per ricognizione”
Agli assetti attuali “intendiamo aggiungere una componente aerea pilotata con esclusivi compiti di ricognizione, componente rappresentata da quattro velivoli Tornado, con la connessa cellula di supporto a terra, per complessivi 135 militari”. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, riferendo in Senato alle commissioni riunite Difesa sulle nuove misure di contrasto al terrorismo dell’Isis. Isis: Pinotti, da Italia 4 Tornado ma solo per ricognizione.
“I compiti di ricognizione – ha sottolineato il ministro – non comportano ne’ l’ingaggio di bersagli ne’ la cosiddetta ‘illuminazione’ degli stessi per consentire ad altri di colpirli. La scelta dei velivoli pilotati per l’attività di ricognizione è strettamente connessa con le esigenze operative palesatesi nel corso delle ultime settimane, ovvero la già richiamata necessità di sorvegliare il territorio, scoprire le formazioni armate e identificarle correttamente come ostili”.
“E’ un velivolo molto veloce – ha ricordato il ministro – capace quindi di reagire tempestivamente alle esigenze informative che dovessero palesarsi con brevissimo preavviso e, come tale, perfettamente complementare con la capacità espressa dai sistemi non-pilotati Predator che, invece, hanno maggiore autonomia ma sono più lenti, dispongono di sistemi di sorveglianza differenti e possono incontrare alcune limitazioni in caso di condizioni meteorologiche particolarmente difficili”. Quanto alle attività di addestramento e di assistenza, “come anticipato a ottobre intendiamo operare a favore delle forze locali con circa 280 militari. In considerazione dei rapporti già esistenti con le autorità curde, rafforzati ulteriormente dalla visita del presidente del Consiglio a Erbil, il 20 agosto scorso, nel quadro delle attività multinazionali di assistenza all’Iraq, l’Italia opererà nella regione del Kurdistan iracheno, congiuntamente ad altri Paesi della Coalizione, ancora in via di definizione. Potrà anche ripetersi – ha concluso Pinotti – un’attività di formazione di alcuni specialisti curdi in Italia, specialisti poi destinati ad addestrare a loro volta i connazionali”.-(da Affaritaliani.it)
Pubblicato da Redazione