La Banca di Anghiari e Stia compie 110 anni

buon compleanno Banca13 AGOSTO 1905 – 13 AGOSTO 2015
Oggi è  un giorno importante per la Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Sono infatti 110 anni esatti dalla nascita della Cassa Rurale di Anghiari che avvenne il 13 agosto del 1905.

Un’intuizione geniale, un primo storico passo verso il futuro. L’istituto di credito fu fondato con l’obiettivo di sostenere il territorio, di aiutare la sua gente e di favorire lo sviluppo, individuale e collettivo. Così è stato e così continua ad essere dopo 110 anni. La Banca è stata un centrale punto di riferimento nella vita di molte generazioni, è cresciuta esponenzialmente ed ha allargato i propri orizzonti, ma non ha perso di vista le sue linee guida e i principi portati avanti dai padri fondatori.
Rimanendo al passo con i tempi, prendendo forza dalla propria storia, tenendo fede a determinati valori. Il “110° compleanno” non rappresenta un punto d’arrivo, ma è a tutti gli effetti un ulteriore base da cui ripartire. Con nuova linfa e con rinnovata convinzione. Per sostenere il territorio e la sua gente, per aiutare le imprese ed i singoli individui e per mettersi al servizio di chi ne ha bisogno. Oggi come allora e sicuramente come in futuro.
Per celebrare i 110 anni di vita della Banca riproponiamo il breve passo riportato a pagina 45 di “Un paese e la sua banca. Storia della Cassa Rurale di Anghiari”, libro scritto dal professor Daniele Finzi in occasione del centenario.
“La mattina del 13 agosto 1905 il notaio Tito Bartolomei percorreva lentamente il borgo della Croce, che allora si chiamava borgo Garibaldi.
Era una bella domenica e faceva già un bel caldo! Il notaio sbuffando si fermò al numero 39, dove era la residenza del Comizio agrario, affrontò con rassegnazione anche l’ultima rampa di scale e si trovò finalmente in una sala, dove l’attendevano il vetturino Sebastiano Testi ed il mugnaio Francesco Vannocchi, chiamati come testimoni, ed altre persone da tempo conosciute: i possidenti Pietro e Telesforo Bartolomei, Arrigo Landucci, Giuseppe Cesari, Angiolo Giorni, Giuseppe e Ugo Testi; Corrado Poggini, Telesforo Brizzi, Prospero Fortunato, Pier Lorenzo Donati; e poi i coloni Domenico Gallai e Lazzaro Camaiti e il mugnaio Alessandro Del Pia.
Dopo i soliti convenevoli, il notaio trasse da una consunta borsa di pelle alcuni fogli manoscritti, si sedette e cominciò a leggere:
– Questi signori – , e fece scorrere lo sguardo sulla sala, – riconoscendo la necessità di aiutare col credito lo sviluppo agrario del Comune di Anghiari, hanno stabilito di riunirsi in Società Cooperativa di Credito in nome Collettivo a responsabilità illimitata per il funzionamento di una Cassa rurale” […]

-Ufficio stampa-

Pubblicato da Redazione