La Metamorfosi, Anghiari tra sogno e realtà
Anghiari, centro commerciale naturale, chissà se qualcuno ha mai approfondito questo concetto; a me sembra una bella frase non ben compresa da chi l’ha concepita. In verità in questo momento il nostro paese assomiglia più ad un centro commerciale costantemente invaso dalle automobili, che ad un centro storico classificato come “tra i più bei borghi Italia”.
Chiariamo subito qualsiasi fraintendimento: Anghiari è un bellissimo antico paese, ed è proprio per questo che dal nostro punto di vista non viene adeguatamente valorizzato e mantenuto ai livelli che meriterebbe; aggiungo anche sfruttato, parola poco amata, dal punto di vista turistico.
Si resta davvero basiti di fronte ad un’amministrazione così indifferente di fronte a ciò che invece è molto chiaro a gran parte della popolazione e ai turisti che da noi vengono in visita.
Sono i turisti stessi che chiedono ai nostri esercenti, negozianti, ristoratori, albergatori, perché il nostro borgo sia in gran parte costantemente nascosto dalla presenza di autovetture, perché ci siano monumenti chiusi al pubblico, altri perennemente sotto restauro, i fondi chiusi e abbandonati nel centro storico.
Poi come si sa ci sono anche immobili costosamente restaurati senza aver prima pensato alla loro destinazione d’uso.
E vogliamo ricordare anche i nostri castelli ?
In quanti li visitano ?
E perché non riscoprire i percorsi della vecchia ferrovia o le antiche vie dell’acqua ?
Criticare è facile, qualcuno dirà, criticare è necessario aggiungiamo noi, specialmente se dalla critica si passa alla proposta, o meglio alla proposta condivisa studiata insieme ai cittadini che vivono ogni giorno la realtà socioeconomica del paese.
Il nostro gruppo ha già iniziato ad incontrare gli abitanti di Anghiari per valutare insieme un’altra idea di paese; vedremo durante i prossimi incontri, che programmeremo nelle varie zone del centro e della periferia, quali idee emergeranno e quale è il sentimento della popolazione.
Il tempo delle promesse d’altronde è finito, quel modo di fare politica non ci appartiene, lavoreremo insieme, confrontandoci, per il bene del paese, per migliorare la qualità della vita di tutti.
In questa direzione, sostenuti già da diverse persone, crediamo che una mobilità sostenibile sia il primo punto da sviluppare ad Anghiari, capace di creare effetti a catena positivi adesso neanche del tutto valutabili: ambiente urbano più vivibile, preservazione dello stesso, contenimento dei costi e dei consumi, coesione sociale. Temi che dovrebbero fare parte di qualsiasi programma di governo, utili a portare un incremento del turismo nel nostro territorio tanto ricco di opportunità non ancora capite.
Anghiari non può essere a malapena preservata, ma deve essere trasformata in un gioiellino che tutti vorrebbero possedere.
Ne ha le caratteristiche.
Ridurre la presenza degli autoveicoli nel centro storico, recuperare gli immobili abbandonati e i fondi ora vuoti, creare o riaprire antichi percorsi ciclabili e pedonabili , farebbe arrivare tanti visitatori in più che, se adeguatamente “seguiti”, rimarrebbero più a lungo nel nostro territorio lasciando ricchezza e rimettendo in moto la nostra economia.
Siamo d’accordo sul fatto che il nostro territorio non sia a vocazione industriale e che vada preservato dalla speculazione edilizia, ma di qualcosa dovrà pur vivere, pena la progressiva fuga dei suoi abitanti.
Nelle prossime settimane entreremo nel dettaglio della nostra idea di Anghiari come vero polo turistico d’eccellenza, collegato in tutte le modalità possibili alle altre altrettanto interessanti località limitrofe.
Anghiari, Centro Commerciale Naturale della Valtiberina.
-Laura Presenti- meetup Anghiari5Stelle
Finalmente una voce fuori dal coro!
Era ora!!!!!! Speriamo che molti anghiaresi entrino a far parte di quel coro.
Allora segnatevi anche queste.
–Subito fuori le auto dal centro.
–Passaggio consentito solo per carico o scarico sia di merci che di persone non auto sufficienti.
–Numero congruo di parcheggi lasciati ai soli residenti.
–Costante controllo da parte dei vigili dell’osservanza dei divieti di parcheggio e non come ora che pare di essere a Napoli dove tutti fanno quello gli pare (compresi i funzionari comunali che se ne fregano dei divieti)
–se proprio qualcuno non gli riesce lasciare l’auto fuori dalle mura almeno che gli si faccia pagare un bella cifra come abbonamento annuale, anche solo per ripagare la pulizia dei vari liquami che perdono le auto.
P.s.
Tanto per fugare ogni critica, chi vi scrive abita in centro e lascia l’auto ai parcheggi consentiti, perché a differenza di tanti, il culo non gli pesa !
Occorre ripensare il concetto di mobilità anche per Anghiari, con lungimiranza, alla pari di molte città piccole e grandi del nord Europa, ma per farlo serve una classe politica nuova, onesta e trasparente, priva di scheletri nell’armadio come gli attuali governanti.
Buone comunque le idee del sig. Manuel.