La scorsa notte si è spento all’ospedale di Città di Castello il Dott.Piero Gennaioli

opStimato commercialista, era noto nell’ambito del Folklore locale per il suoi trascorsi di Balestriere e soprattutto per aver ereditato dalle mani di Guido Poggini la guida degli Sbandieratori di Sansepolcro, quel  gruppo che nei primi anni settanta sarebbe poi stato la base solida per quello che attualmente è il Gruppo odierno e per quello che verrà.

La sua impronta è stata fondamentale per cementare gli anziani di allora con le nuove leve, delle quali anch’io insieme ad altri facevo parte, riuscendo, non senza difficoltà, ad assemblare un insieme coeso e tenace, partecipe ed entusiasta, sia all’interno che fuori dal discorso della bandiera, aiutato e supportato in questo lavoro dalla compagna di allora, la Dott.ssa Patrizia Magi, che con la sua ferma gentilezza riusciva ad arrivare dove Piero a volte si incagliava o qualcuno di noi imberbi scavezzacolli avesse improvvise alzate d’ingegno.

Erano i tempi in cui si piombavano le aste in casa di Piero, le sere dopo cena, i tempi in cui la Piazza per molti era ancora un miraggio, ma nessuno si sarebbe sognato di contraddire il fare di Piero e Patrizia, i tempi in cui andare a Gubbio era già di per se un’avventura da ricordare, figurarsi quando la prima vota andammo all’estero… a San Marino.

Ricordo una delle prime esibizioni pubbliche ad una festa parrocchiale appena fuori Castello nella quale ci cambiammo a turno in un ex pollaio, gratis amore dei, solo per farci conoscere nel circondario, così come ricordo una volta a Gubbio, in uno dei tanti Pali della Balestra dopo

che il Presidente degli Sbandieratori Eugubini presentò con prosopopea infinita i suoi ragazzi elencando un’infinità di meraviglie, fu la volta di Piero di presentare il nostro Gruppo, e lui molto telegraficamente disse :

“Buonasera a tutti…i Miei sbandieratori si presentano da soli…”

Ricordo ancora adesso la scarica di adrenalina che seguì quelle poche parole.

Per molti di noi,ormai anzianotti,con la bandiera appesa al classico chiodo,aver vissuto questa magnifica esperienza ha un particolare significato dal punto di vista umano e formativo, non fatico a riconoscere in Piero e Patrizia i genitori di una famiglia numerosa,variegata,ribelle,per la quale loro due hanno profuso uno sforzo enorme,riuscendo a creare un gruppo quasi unito,a parte le fisiologiche pecore nere,un gruppo di persone che ha messo orgogliosamente le fondamenta a ciò che esiste oggi, senza nulla togliere agli attuali alfieri che continuano a tenere alto il nome di Sansepolcro nel mondo, un gruppo nel quale, oltre che di bandiera ci cibavamo di educazione e rispetto,imparando a stare al mondo nel verso giusto della vita…

Voglio quindi ringraziare quest’Uomo dal profondo del cuore per quello che ha fatto, per quello che ha ottenuto, per gli insegnamenti e le pelate che ci ha propinato, per la sua costanza e pazienza,per la sua umiltà e fermezza, per il suo coraggio di farsi da parte di fronte ad una scelta che avrebbe pregiudicato il futuro del Gruppo, per il suo eterno amore per la bandiera, che è anche il mio e di tutti coloro che con lui hanno cominciato e lo faccio a nome di tutti questi ragazzi,citandone solo alcuni dei quali lui aveva particolare ricordo, Alessandro Barciulli,Matteo Castigliego, Marco Nocentini, Marco Nofri ed a seguire tutti gli altri.

Buon viaggio Piero, ovunque tu sia diretto non dimenticare la bandiera.

-Olinto Gherardi-