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Movimento 5 Stelle-Sansepolcro: “Giù le mani dalla Costituzione!”
Sabato 8 ottobre alle ore 17.30, presso la Sala Consiliare di Palazzo delle Laudi, il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro organizzerà un evento informativo sulle ragioni del No al prossimo referendum costituzionale, a cui tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Saranno presenti il costituzionalista Paolo Caretti, professore emerito di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Firenze, e i portavoce del Movimento 5 Stelle Nicola Morra, Vicepresidente della Commissione Affari Istituzionali al Senato, Chiara Gagnarli, Vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera e il consigliere regionale Gabriele Bianchi. Presenta e modera Catia Giorni, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Sansepolcro.
Riteniamo che questo evento sia un’importante occasione a disposizione di tutti i cittadini per informarsi correttamente su un argomento così delicato e importante, quale il referendum costituzionale per il quale saremo chiamati a votare domenica 4 dicembre.
La posta in gioco è altissima!
Nel caso vincesse il Si, alcuni articoli della nostra Costituzione diventerebbero incomprensibili, come per esempio l’articolo 70 sul nuovo procedimento legislativo. Inoltre, non è affatto vero che si abolirebbe il Senato: l’unica cosa che sarebbe cancellata sarebbe invece la nostra possibilità di scegliere chi lo compone.
Come non è vero che ci sarebbe un risparmio significativo dei costi della politica: questo sarebbe invece così limitato da non giustificare in nessun modo questo vero e proprio sfregio alla Carta costituzionale, che non avrebbe altro effetto se non quello di accentrare il potere nelle mani di una sola persona, limitando sempre di più la partecipazione popolare.
E le conseguenze negative di questa “schiforma” le sentiremmo anche a livello locale: se passasse il Sì, infatti, si avrebbe uno strangolamento finanziario delle Regioni e soprattutto dei Comuni, visto che il patto di stabilità diventerebbe sempre più rigido.
Il nostro intento, con l’evento di sabato 8 ottobre e con i banchini che organizzeremo il martedì e il sabato mattina in Piazza Torre di Berta, distribuendo anche del materiale informativo, è proprio quello di informare correttamente le persone, spiegando nella maniera più chiara e comprensibile possibile tutte le ragioni per cui al prossimo referendum “bisogna votare NO”.
Per salvare la nostra Costituzione e il nostro diritto a scegliere.
-M5S-Sansepolcro-
Pubblicato da Redazione
Sono un cittadino che da tempo vota il movimento 5 stelle.
Tuttavia il 4 dicembre prossimo voterò SI, in quanto, a dispetto di ogni diktat e pur essendo contrario al governo Renzi, credo che sia l’unica volta in Italia che si possa riformare.
O si riforma adesso, o mai più.
Se il Senato la scampa ora (così come l’abolizione delle Province, del Cnel, dei comuni polvere, ecc.), per 20 anni non si riparlerà più di riforme.
E’ vero che non piace e non mi piace, ma, conoscendo la classe politica italiana che non vuole cambiamenti, se la spuntano ora sarà spuntata per lungo tempo.
Inoltre, sogno che nel 2018 vincano i 5 stelle. Pensate un po’ che cambiamento potrà essere fatto, con una riforma dove si saprà chi dovrà governare per i successivi 5 anni e per giunta con i Grillini!
Invece se vince il NO, o rifaranno il governo Renzi 2 (con qualche cambiamento, compreso Verdini) o andremo alle elezioni nella primavera del 2017. In questo secondo caso, con le regole attuali, quindi con l’ingovernabilità al Senato.
Buona fortuna Italia e soprattutto Italiani!
Grazie per l’attenzione.
Matteo (23 anni)
Ndr. – Appunto caro Matteo, hai 23 anni. Troppo pochi per fare le affermazioni che hai fatto sulla Costituzione.
Comunque siamo in democrazia, quindi ognuno è libero di pensala come vuole, così non oso consigliarti sul come dovresti votare.
Chiedilo a qualche ultrasettantenne che saprà spiegari il significato di questa nostra Costituzione Italiana e dei tanti morti per ottenrla.
Purtroppo temo proprio che Matteo abbia ragione.
Mario
Qualche anno in più di Matteo ce l’ho e la costituzione credo di conoscerla abbastanza bene.
Purtroppo dopo 70 anni le grandi Persone che l’hanno scritta non credo potessero avere oltre la grande onestà intellettuale e la forza di aver condiviso concetti fondamentali con oppositori ideologici il dono della profezia.
L’Italia è una repubblica fondata sul lasvoro……..Nel dopoguerra quando si arrivava a coprire un tetto di una casa ristrutturata o nuova si piantava nel medesimo la bandiera tricolore.
Altro spirito, altra gente con politici che hanno dimostrato onestà e spirito di servizio.
Oggi i disposti costituzionali vengono straziati tipo La legge è uguale per tutti…….
I sostenitori del NO dicono di voler annullare questa legge senza poi specificare come vorrebbero modificarla.
Anni di dibattito commissioni parlamentari discussioni negoziazioni e poi si vuole buttare tutto all’aria.
Quello che mi insospettisce che in questa circostanza siano d’accordo i 5 stelle con Berlusconi.
Dopo 30 anni che si discute di questa riforma i parlamentari più numerosi del mondo, più chiacchieroni inconcludenti e inaffidabili più pagati sicuramente d’Europa non hanno saputo trovare la quadra quando i fondatori della Repubblica in tempi rapidi hanno saputo definire l’intero documento costituzionale peraltro meraviglioso.
Ecco perchè mi trovo d’accordo con l’amico Matteo. Difronte al nulla meglio quello che ha saputo partorire il Parlamento
Parere personale
Mi permetto di invitarvi a riflettere sui fatti e non a vedere le cose con spirito da tifosi.
Al referendum del 4 dicembre sarebbe bene votare non secondo le indicazioni di Renzi o del Movimento 5 Stelle, ma basandosi sui fatti.
I fatti sono che se vince il NO la Costituzione resta in vigore così come è.
Se vince il SI ci sono delle profonde modifiche (47 articoli su 139) che porteranno a:
– Abolire le elezioni per il Senato, ma non il Senato;
– Portare da 1 ad almeno 10 i possibili iter di approvazione delle leggi aumentando dunque i tempi di approvazione delle stesse;
– Aumentare da 500.000 a 800.000 le firme necessarie per chiedere un Referendum;
– Mettere nelle mani di una sola persona, il Presidente del Consiglio, un potere sconfinato e privo di contrappesi;
Oltre a questo ovviamente ci sono zuccherini come l’abolizione del CNEL (potevano fare una semplice legge votarla all’unanimità in tre minuti, cosa che possono sempre fare).
La domanda che mi pongo e vi pongo è questa:
“se in Italia la democrazia funziona male è colpa della Costituzione?”.
Secondo me no.
Secondo me la colpa è di una classe politica velocissima nell’approvare leggi come la Fornero o l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione, ma lentissima ad approvarne altre. E’ la classe dirigente che va cambiata, non la Costituzione!
Benigni anni fa definiva la nostra Costituzione “la più bella del Mondo”.
Lui, da buon renziano, ha già cambiato idea.
Io invece continuo a riconoscermi in quella Carta e voterò convintamente NO.
Le elezioni in cui si può veramente cambiare il Paese sono le Elezioni Politiche, in quella sede possiamo veramente incidere cambiando la classe dirigente di questo Paese.
Ndr. – Non dovremmo sbilancirci ma non possiamo fare a meno di dire che il commento è perfetto.
Entemerenda, Lei ha fatto un’analisi perfetta.
Ci sarebbe molto da discutere.
Unica cosa che mi sento di dire, come afferma il mio professore di Diritto Costituzionale di Giurisprudenza di Perugia è che: “non dobbiamo scendere con il voto per questo Referendum al confronto con il Governo”.
Il NO al referendum non deve essere un no a Renzi e non deve essere caricato di questo valore politico.
Un NO serve per la difesa della Costituzione, che se doveva esser modificata non lo si doveva fare annientando la partecipazione dei cittadini e la democrazia.
Bastava diminuire il numero dei Parlamentari tutti, magari della metà per ogni Camera, ma sempre eletti e non scelti. Voterò convintamente anche perchè ho visto come hanno ridotto Comuni, Ente Montani e Province.
A cosa è servito? A risparmiare?
Solo ad allontanare il cittadino dalla politica e dalla partecipazione alla vita amministrativa,privandolo dei propri diritti oltreché di basilari servizi.
Questa è la decadenza peggiore che poteva capitarci ed ora ci propongono che chi rimarrà al potere potrà scegliere coloro che voteranno i disegni di legge del Governo(da non confondere con le proposte di legge di competenza e promanazione parlamentare) perchè oggi solo queste diventano per la maggior parte leggi, le altre, come detto da Entemerenda, che magari “servirebbero” ai cittadini, ci mettono anni, se ci riescono, ad esser approvate.
Basta controllare negli ultimi venti anni il numero delle fonti primarie rispetto agli atti aventi forza di legge.
Qualche democrazia è passata al declino o a peggior tirannia in questo modo. Tutto ciò la dice lunga sul ruolo e il potere del nostro Parlamento e creare un’assemblea per gran parte di scelti dai soliti noti non è certamente la miglior strada da perseguire per erigersi a paladini delle riforme.
Saluti
Mirco Meozzi