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Il parere di A.Rivi (Lega Nord): Regolamento fitofarmaci, inutile cattiveria / Sì al codice etico promosso dalla categorie
Riceviamo e pubblichiamo:
Con questo regolamento, che ci apprestiamo a discutere prima del consiglio comunale, l’attuale normativa verrebbe inasprita su importanti aspetti quali tempi, modalità e distanze
Esprimo in questo comunicato la mia posizione sulla questione dei prodotti fitosanitari, al fine di spiegare al meglio e in modo chiaro la visione del sottoscritto e del mio gruppo politico a riguardo.
Fin da quando, in sede di discussione delle linee programmatiche di questa amministrazione, ho votato l’emendamento del gruppo consiliare “Movimento 5 Stelle”, che prevedeva la realizzazione di un regolamento in ambito di prodotti fitosanitari, ho espresso chiaramente che il voto finale sarebbe stato condizionato da un’unica importante variabile: che lo strumento fosse completamente concertato con il mondo delle attività produttive e che fosse effettivamente utile per tutela della salubrità dell’ambiente.
Ho anche dichiarato che avrei lavorato, come componente della commissione regolamenti, a tutto l’iter di discussione e di realizzazione; nonostante tutto, ritengo che l’audizione delle associazioni di categoria del mondo agricolo abbia portato importanti elementi di novità, che non dovremmo trascurare.
In quella sede le associazioni di categoria hanno manifestato la volontà di far sottoscrivere un codice etico a tutti i loro associati, e fin da quel momento ho suggerito in modo forte di tenere in considerazione questo strumento promosso del mondo degli agricoltori.
Appena ho potuto leggere il codice etico ho riflettuto attentamente, assieme ai componenti del mio movimento politico, su quella che fosse la migliore soluzione per ottenere un risultato utile e concreto per la nostra comunità, senza penalizzare nessuna delle “parti in causa” della ormai famosa questione sui fitosanitari.
Visto l’atteggiamento propositivo del mondo associativo credo che le premesse siano ad oggi fortemente cambiate.
Il mondo degli agricoltori ha accettato di autoregolamentarsi e di venire incontro alle preoccupazioni dei cittadini in tema di uso sostenibile dei trattamenti fitosanitari.
Gli agricoltori si sono dichiarati disponibili a rispettare in modo stretto e rigoroso le prescrizioni di legge vigenti a livello nazionale e regionale e questo dovrebbe far riflettere tutti noi.
Da parte di questo mondo, quindi, c’è stata una forte disponibilità a lavorare anche a livello culturale, al loro interno, cercando di sensibilizzare i propri associati all’adozione di tutte quelle pratiche utili ai fini della civile convivenza con la popolazione.
Di fronte a questo passo propositivo e risolutivo delle categorie ritengo che sia nostro dovere rivedere la posizione sin qui tenuta per evitare un aggravio di regola mentazione che andrebbe a penalizzare tutto il settore.
Ricordiamo che con questo regolamento, che ci apprestiamo a discutere prima del consiglio comunale, l’attuale normativa verrebbe inasprita su importanti aspetti quali tempi, modalità e distanze. Infatti nell’ultima bozza di regolamento si legge che:
– “Nel caso di utilizzo di atomizzatori impiegabili per i trattamenti delle colture arboree quali, ad esempio, vigneti, frutteti e oliveti, solo a distanze superiori a:
- a) METRI 80 da parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili delle scuole, strutture sanitarie e socio – assistenziali e luoghi pubblici in genere;
- b) METRI 50 dai centri abitati, piste ciclabili e abitazioni in genere;
- c) METRI 20 da orti coltivati dove non siano usati prodotti fitosanitari;
- d) METRI 50 da percorsi naturalistici e religiosi appositamente segnalati;
- e) METRI 20 da strade pubbliche o ad uso pubblico.”
– “È vietato eseguire trattamenti con prodotti fitosanitari e loro coadiuvanti con condizioni di velocità del vento superiori a m/s ( valore 2 della scala di Beaufort – brezza leggera) e con temperature elevate.
Il divieto si estende anche al caso in cui il terreno sia saturo d’acqua, condizione evidenziata dalla presenza di ristagni idrici all’interno dell’area da trattare.
Al fine di rendere fruibili le informazioni meteorologiche agli operatori, si può far riferimento alla competente pagina del servizio fitosanitario regionale nella quale vengono indicate in tempo reale condizioni atmosferiche quali temperatura , velocità del vento, umidità relativa/pluviometria.
– È vietato all’operatore e a soggetti terzi di rientrare nel campo trattato per le successive 48 ore al trattamento, dove non diversamente indicato in etichetta, se non provvisto degli opportuni dispositivi di protezione individuale
Rimane peraltro non chiaro e inevaso anche un ulteriore aspetto: quello dei controlli.
Dalla lettura della bozza risulta che oltre agli organi già competenti per legge – “ ASL, ARPAT Carabinieri e le competenti autorità regionali e provinciali “
– di fatto tutto il peso sanzionatorio dei controlli ricadrebbe sugli uffici della “Polizia Municipale.”
Mi domando a questo punto :
– << se l’amministrazione abbia interpellato i nostri uffici “ di polizia” per valutare, assieme a loro, con quali strumentazioni o competenze siano in grado di accertare eventuali violazioni >>
– E se viepiù << le unità di polizia a disposizione nella dotazione organica attuale siano sufficienti, in particolare in corrispondenza del periodo dei trattamenti fitosanitari, per adempiere a tutte le attività loro competenti comprese quelle di cui gli uffici si fanno carico nel loro quotidiano senza per contro sovraccaricare la macchina comunale.>>
Con queste premesse appare chiaro che l’intento, peraltro non sottaciuto, che emerge dalla lettura della bozza di regolamento, perorato anche da ambienti non strettamente di parte, è quello di “ghettizzare” il mondo dell’agricoltura tradizionale attraverso l’edificazione di un “muro normativo” fatto di lacci e lacciuoli sempre più stretti e stringenti.
Ritengo invece che si debba procedere in una direzione opposta a quella sin qui tenuta:
-ovverosia lavorare sul controllo del territorio con la cooperazione del Corpo dei Carabinieri Forestali, della Asl e di tutti i soggetti professionalmente competenti in tema di fitosanitari. Lasciando pertanto a questi soggetti , e non ad altri, il controllo sanzionatorio.
Tutto quanto premesso, il mio gruppo dichiara la volontà di abbandonare il progetto per la stesura del regolamento dei fitofarmaci , con la speranza che l’impianto di autoregolamentazione promosso dalle categorie sia uno strumento utile per un sano confronto fra le legittime istanze di salubrità, promesse dalle associazioni legate all’ambiente, con quell e non contrastanti che provengono dall’imprenditoria agricola oggi più che mai, quest’ultima, sensibile al tema del benessere collettivo.
Sansepolcro lì 13/02/2018
-Alessandro Rivi-Lega Nord Valtiberina-
Pubblicao da Redazione
Che personaggio triste.
E’ lo stesso Rivi che ha firmato insieme agli altri componenti della commissione regolamenti quest’altro comunicato?
http://ilfendente.altervista.org/news/commissione-regolamenti-di-sansepolcro-ecco-lo-stato-dei-lavori-del-regolamento-fitofarmaci/
Con il comunicato di oggi abbiamo la certificazione che la credibilità della Lega è pari a ZERO.
Rivi sa benissimo che il cosiddetto codice etico non è affatto un codice di autoregolamentazione, ma solo una supercazzola con cui le associazioni di categoria si sono dette da sole quanto sono brave.
Quel codice già esisteva il 7 dicembre quando ha firmato l’altro comunicato, quindi ora Rivi “deve darci nome e cognome di chi gli ha fatto cambiare idea”.
La Lega vuole i voti dei tabacchicoltori e da un ragazzetto ambizioso nato tra i campi di tabacco della Motina non c’è da stupirsi.
Faccia pure, ma da oggi ogni sua parola per me e spero per ognuno di voi vale ZERO.
Commento inesatto Gentile commentatore, Ho avuto la possibilità di leggere il famoso codice etico solo il 14 Dicembre, quando mi è stato girato dalla presidente della commissione regolamenti del comune di Sansepolcro.
Mai, prima, ho avuto modo di leggere la proposta del mondo agricolo.
Fino a quel momento, inoltre, non erano state effettuate alcune scelte politiche definitive riguardo a temi importanti quali distanze, controlli e via discorrendo, ma solo discusse; proprio su queste, in commissione, mi sono sempre battuto.
Nel mio comunicato è spiegato tutto con precisione.
Saluti
Alessandro Rivi
Le associazioni di categoria hanno annunciato il codice etico già ad ottobre (ne parlò in consiglio comunale ad Anghiari il sindaco Polcri), non faccia il furbo.
Comunque faccia pure come vuole, votare contro è pienamente legittimo da parte sua.
Certo da un leghista ci si aspetterebbero comportamenti “molto meno democristiani”, ma dovremo accontentarci.
Saluti
Mi pare un diefront clamoroso giustificato con scuse puerili.
Solo ora ha visto che il regolamento era troppo restrittivo ?
Solo ora ha pensato che basta un accordo con gli agricoltori i quali in pratica si impegnano a rispettare i regolamenti esistenti? (Cosa che per altro dovrebbe essere ovvia).
Mah che dire?
O questi signori hanno “idee poche ma confuse” o evidentemente qualcuno o qualcosa gli ha fatto cambiare idea..tra poco ci saranno le votazioni..a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina.
Parere personalissimo
Leggendo, più volte , la dichiarazione del consigliere Rivi sulla vicenda (ormai logora) per l’adozione di un regolamento per l’uso di fitofarmaci in agricoltura,provo un forte senso di “disagio”.
Disagio e non altre definizioni,forse più appropriate ma troppo dure .
Ho conosciuto il consigliere Rivi quando era un mio allievo ai tempi della scuola e non riesco a concepire uno scontro verbale fra noi.
Alcune cose però debbo esprimerle.
A) Se non si fosse determinata,negli anni, una situazione ormai insostenibile e non più tollerabile nella pratica dell’utilizzo di tali prodotti, in particolare nella produzione intensiva di tabacco,non sarebbe sorto alcun problema.
B) Alcuni coltivatori,(pr la verità una esigua minoranza) non avrebbero necessità nemmeno di un codice etico da rispettare in quanto dimostrano di adottare buone pratiche e senso civico nello svolgere la loro attività.
C) non capisco cosa voglia significare”INUTILE CATTIVERIA” voler mettere un freno a comportamenti che nuocciono alla salute di tutti i cittadini e in alcuni casi hanno provocato situazioni di enorme dolore in diverse famiglie.
SCONCERTA il principio di tutela di interessi di una categoria contrapposto alla tutela della salute della collettività ,fra l’altro affermata dalla nostra costituzione.
Carissimo Rivi,ma di fronte a uno che sfreccia a 120 chilometri orari in un centro abitato cosa si chiede, che la categoria degli automobilisti assuma un codice etico di autoregolamentazione?
MHA!!!
Ben venga ANCHE un codice di condotta da parte degli agricoltori! Vuol dire che potrà venir allegato al Regolamento comunque necessario per applicare sul territorio la normativa nazionale in vigore, (Dlgs 150/2012).
Tutto il resto è solo speculazione politica!
A Sansepolcro il Consiglio Comunale ha ribadito che un regolamento è necessario.
Dopo averlo presentato alle categorie interessate per poi recepire le osservazioni sarà portato in consiglio comunale per la definitiva approvazione.
Questa è la strada maestra diversa da chi ha le opinioni mutabili a seconda del vento che tira.
Parere personale