Renzi alla minoranza Pd: cascate male, io cambio / Bersani: “Rispetti noi come Berlusconi”

rb Dopo lo scontro con i sindacati. non accenna a placarsi la discussione sull’articolo 18, dopo la presentazione del jobs act di Renzi.
(Ansa) Roma -L’affondo del premier contro la “vecchia guardia” che vuole lo “scontro ideologico ha fatto proseliti, soprattutto tra gli industriali. Sul fronte sindacale, dopo il possibilismo della Cisl di ieri, anche la Uil ‘apre’ sulla discussione a proposito dell’articolo 18, mentre Cgil e Fiom iniziano da Taranto la campagna contro la sua cancellazione.

E anche oggi il premier torna sull’attacco della minoranza del suo partito annunciando: “Io l’Italia voglio cambiarla davvero”..
Squinzi: “Sono favorevole ad eliminare l’articolo 18, ormai è un mantra, che in tutto il mondo ci addossano come paese”, sostiene il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, nel corso de L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24. “Parlando in tutto il mondo – aggiunge – ci dicono che in Italia non si può investire perché c’è l’articolo 18 e quando assumi un dipendente lo fai per la vita”.
“L’opinione prevalente in tutto il mondo – precisa Squinzi – è che i vincoli posti dall’articolo 18 sono insormontabili. Poi possiamo anche essere d’accordo che in termini percentuali l’incidenza degli articoli 18 è diventata piuttosto limitata, perché negli ultimi anni si assume con contratti a tempo determinato e ci sono altre forme di flessbilità”. Tuttavia, aggiunge, “ritengo che faccia bene il premier Renzi a esprimersi a favore dell’abolizione dell’articolo 18. Il tutto deve essere ovviamente inquadrato in una riforma del mercato del lavoro che secondo me dovrebbe portare a un contratto a tempo indeterminato che sia conveniente per le imprese e per i lavoratori, eliminando tutta una serie di complicazioni e di flessibilità che non aiutano a comprendere bene quello che succede nel mondo del lavoro”.
Intervistato dal Tg2, Renzi torna sulle polemiche di ieri con la vecchia guardia del Pd. : “Se chiediamo nuove regole costituzionali, non stiamo compiendo alcun attentato – dice il premier -. Sul lavoro nessuno vuole tagliare i diritti. Dentro al Pd, però, c’é chi pensa di sfruttare il successo delle elezioni europee e poi ‘facimm’ ammuina’ – attacca -. Si vuole mettere
Renzi davanti e usarlo come foglia di fico per fare come gli pare. Ebbene – conclude – sono cascati male, io ho preso quei voti perché voglio cambiare l’Italia davvero”.
“L’Italia deve cambiare: sono anni che continuiamo a cambiare il governo ma non le cose. E così come riformando la Costituzione non stiamo attentando alla democrazia”, con la riforma del lavoro vogliamo “rendere più semplice lavoro: nessuno vuole togliere diritti ma darli a chi non li ha avuti”.-(Ansa)-

Pubblicato da Redazione