Sansepolcro, a Monica Bulaj il Premio nazionale “ Non Violenza”

MONIKA BULAJCalorosissima è stata l’accoglienza riservata dal pubblico biturgense e non, alla fotografa, regista e scrittrice polacca Monica Bulaj, vincitrice del premio nazionale “NonViolenza” edizione 2014.
Si tratta di una delle più grandi fotografe del momento con una particolare sensibilità nei confronti dell’umano e della dignità della persona. Bulaj ha incontrato gli studenti mentre la consegna del premio si è svolta in una gremitissima sala del camino nel Museo Civico. Tanti e sinceri gli applausi che le sono stati tributati dai convenuti per il suo straordinario lavoro di fotografa.
E’ questo un dono – ha detto Bulaj non senza qualche lacrima di commozione – non per me, ma dedicato alle persone che ho incontrato nei miei viaggi. Le mie foto sono il frutto della fiducia che ho avuto da queste persone. Vorrei dedicare il premio in particolare al popolo afgano, per il quale gli uccelli sono simboli sacri e rappresentano le anime dei morti.
Il premio, una piccola spilla, è stato realizzato da uno studente di Sansepolcro, Gianluca Barni che, ispirandosi al Battesimo di Cristo di Piero della Francesca, ne ha riproposto il dettaglio in miniatura della colomba. Ad introdurre la preziosa ospite nella serata a lei dedicata, il vicesindaco di Sansepolcro e assessore alla cultura della pace Andrea Laurenzi insieme al presidente dell’associazione Cultura della Pace Leonardo Magnani e Riccardo Lorenzi, fotografo e presidente dell’associazione EsplorAzioni.
monicabulaj1“E’ un premio importante che rappresenta un lungo e appassionato lavoro tra l’associazione e la Città – ha detto il vicesindaco Laurenzi – che racchiude in sè il significato più profondo di NonViolenza, tutto quello cioè che può essere concretamente realizzato nel quotidiano. Ogni edizione permette a Sansepolcro di ospitare personaggi straordinari che si sono particolarmente dedicati alla conoscenza e alla soluzione dei conflitti nelle loro attività.”
Bulaj utilizza una Leica per le sue foto, dedicate soprattutto alla fede, o meglio alle fedi, delle popolazioni di mezzo mondo. In questi luoghi sperduti e sconosciuti, lei si trasferisce con il suo zaino e macchina fotografica cercando di scrutarne l’anima. Dal Caucaso, all’America del Sud ad Nord Africa, Bulaj ritrae da molto vicino con una macchina totalmente manuale, in particolar modo le donne, afferrando al volo quel “graffio di fuoco” che le permette di realizzare immagini di rara e profonda poesia. Come spesso accade a chi viene qui, anche Monica Bulaj si è innamorata di Sansepolcro e non ha escluso di trasferirvisi.
Monika Bulaj ha vinto il Premio Nazionale “Nonviolenza” Ed. 2014 “per la sua attività di fotografa, reporter e documentarista, capace di mettere in luce l’umanità esistente nei confini più nascosti eppure evidenti della terra, di far vedere la guerra attraverso le sue conseguenze, di indagare l’animo dell’Uomo, la sua ansia di religiosità, di tenerezza e di dignità. Monika Bulaj rende visibile l’invisibile, attraverso l’esplorazione dell’animo delle persone, creando con l’immagine, l’unità dell’umano.”
Il Premio è assegnato dall’associazione di Sansepolcro “Cultura della Pace” in collaborazione con il Comune di Sansepolcro.
Il prossimo appuntamento sarà per il 6 dicembre quando sarà consegnato al regista che ha firmato film pluripremiati come ‘TerraFerma’ Emanuele Crialese, il premio Cultura della Pace-Città di Sansepolcro. La mattina, alle 10,30 presso il cinema Nuova Aurora ci sarà l’incontro con gli studenti delle scuole superiori di Sansepolcro, mentre nel pomeriggio alle 16 il Consiglio Comunale Straordinario aperto alla cittadinanza.
-Corinne Minore-