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Sansepolcro, lettera comunicazione d’accusa inviata da un cittadino
Riceviamo e pubblichiamo:
“”Oggi 25 Settembre, alle ore 21, è convocato il Consiglio comunale di Sansepolcro, in pratica il terzo in venti giorni, per trovare il modo di sanare un grosso abuso edilizio commesso in un Palazzo del centro storico da un privato: il 2 Settembre, al momento di discutere sull’argomento il consiglio venne sospeso; il 17 Settembre, visto che i consiglieri avrebbero bocciato la sanatoria, la stessa mattina, il consiglio venne revocato.
Va detto che Sansepolcro, famoso per essere la città natale di Piero della Francesca, possiede uno dei più importanti centri storici della provincia di Arezzo. E per tutelarlo si è dotato di un adeguato strumento urbanistico, costatogli, negli anni Ottanta, circa: “Un Miliardo di vecchie lire“.
Il PRG è entrato in vigore nel 1993 ed è tutt’ora vigente.
Il privato di cui sopra, approfittando di un grosso cantiere condominiale, che fasciava il Palazzo completamente per il rifacimento del tetto, ha iniziato lavori suoi al piano terra per realizzare un ristorante.
Ma il 24 Aprile di quest’anno è stato denunciato per aver commesso ogni sorta di abusi. Il Comune gliene ha contestato uno soltanto, ordinando l’abbattimento di una stanza nella corte interna dove, purtroppo per lui, ha piazzato il nucleo principale di smistamento tra cucine e sale da pranzo. L’ordinanza è stata poi sospesa dallo stesso Comune.
Tuttavia l’abuso è stato riconosciuto insanabile.
A questo punto il Governo comunale, forse “caldeggiato” dal privato, questa sera porta in consiglio, come unico rimedio possibile, la proposta di rivedere il piano regolatore, sotto la voce << manutenzione delle norme urbanistiche, art. 7 e art. 16 >>.
Il primo articolo esclude la ristrutturazione e il secondo obbliga l’abbattimento di volumi estranei al contesto urbanistico.
La modifica di questi due articoli fondamentali permetterebbe ad ognuno, con l’art.7, di “reinventarsi” i palazzi dichiarati di Valore Architettonico e Ambientale, come quello di cui si parla; mentre, modificando l’art. 16 ognuno potrebbe costruirsi, in uno dei tanti orti del centro storico e nelle corti interne dei Palazzi, uno sgabuzzo a suo piacimento, facendo venir meno quel risanamento urbanistico che è lo scopo finale delle specifiche norme di tutela.
Il Consiglio di questa sera è chiamato ad avallare l’unico metodo per rendere lecito l’illecito: cambiando la legge, distruggendo così il più importante bene patrimoniale della nostra città.
f/to Giovanni Bartolomei, via della Misericordia n.1 Sansepolcro (333/4166441)””.
Pubblicato da Redazione
Io ricordo una casa in Viale Osimo che non doveva esserci e che invece è stata regolarizzata.
Ora leggo un’altra supposta irregolarità.
Ma in questo Ufficio Urbanistica qualcuno che era preposto a controllare con tutto il surplus di documentazione che pretendono non c’è?
Nessuno paga?
Avanti così cercate la toppa che di sicuro sarà peggio del buco. Sono questi che devono controllare il futuro sviluppo della Città?
Bah…contenti voi…..
La legge evidentemente non è uguale per tutti.
Se l’abuso è già stato proclamato potranno cambiare anche le norme per il futuro ma in virtù del “principio della doppia conformità” si dovrebbe escludere la possibilità di sanare.
Si dovrebbe, perché in realtà esiste la “sanatoria giurisprudenziale”.
La sanatoria edilizia può intervenire anche a seguito della conformità “sopraggiunta” di un intervento che in un primo tempo (cioè al momento della sua realizzazione) non era assentibile.
Per le più variegate ragioni, le inerzie delle Amministrazioni locali sono ben note, non in questo caso dove pare si prenda cura degli interessi di un solo cittadino.
Forse la legge non è uguale per tutti.
Ho assistito per puro caso allo sfogo del Cittadino cui si attribuisce un illecito.
Io non ho alcun interesse personale con la persona ne con l’Azienda da lui costruita salvo l’ammirazione per cio che ha saputo fare e per le onoreficenze che rendono merito all’ingegno imprenditoriale e la lungimiranza che la persona ha saputo dimostrare. Nella involontarietà ho sentito di un suo ricorso al TAR perchè tutto quello che lui ha realizzato è stato fatto nella piena intenzione di vedere riconosciuti i propri diritti non meno e non più di qualsiasi altro Cittadino.
Ebbene se il mio udito non mi ha tradito che cosa c’è da sanare?
Ma sopratutto mi sorprende la incapacità politica di assumere le responsabilità e di prendere posizione.
Praticamente si vende la protezione anche quando di protezione non ce ne è bisogno.
Mi sorprende inoltre la posizione dei consiglieri del PD e delle opposizioni perchè delle due una:
-o questo rispettabile Signore ha fatto le cose in regola
-oppure ne deve pagare le conseguenze.
Ma se ha fatto le cose in regola perchè volete sanare la vicenda con le Vostre inutili discussioni?
La cosa triste a mio parere è che qualcuno della struttura comunale ha cannato e come sempre vuol fare il giochino del “fuori mi chiamo”.
La verità prima o poi verrà a galla e renderà giustizia a chi ce l’ha.
Parere personale
Stiamo parlando della stessa persona che il 18 maggio scorso, qui ad Anghiari, parcheggiò il suo macchinone in modo osceno (e ovviamente in divieto di sosta) proprio sotto uno Stop in Piazza Baldaccio, chiuse e andò al Teatro Comunale dove si teneva un convegno sull’agricoltura biologica al quale partecipava anche Vandana Shiva?
Nessuno osò fare la multa al commenda.
Ma il fatto, almeno ai miei occhi, ridimensionò molto il personaggio che, se è lo stesso, non mi stupirebbe avesse approfittato di alcune circostanze per fare i suoi interessi.
Il “Liscio”, pur se personaggio molto discusso, non scrive a vanvera.
Per quanto riguarda la sua chiusa, gentile sig. Pomodoro, purtroppo in Italia la verità non viene MAI a galla e, per quanto riguarda la giustizia, più che altro vige la legge del menga.