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aperto | il Fendente

La salute delle donne, sabato (10 ottobre) prossimo “ospedale aperto”

downloadPossibili visite e controlli gestiti da reumatologia, dietologia e nutrizione clinica e cardiologia. E giovedì un anticipo con una “Conferenza divulgativa” aperta alla cittadinanza.

Arezzo Sono tre gli ospedali aretini (Arezzo, Valdarno e Casentino), ai quali è stato riconosciuto il bollino rosa come struttura amica delle donne. (altro…)

Quasi una “passerella politica”, poco pubblicizzata ai cittadini

Quasi assente la popolazione e le realtà imprenditoriali della vallata.

Anghiari – Una passerella politica. Un evento poco pubblicizzato quasi per addetti ai lavori. E’ quanto emerge durante il Consiglio Provinciale aperto sulla questione dell’invaso di Montedoglio che si è svolto ieri mattina alle 10,30 ad Anghiari.

Quello che doveva essere un punto di discussione si è dimostrato solo un discuisire politico, senza un serio confronto con la realtà sociale ed economica.

Presente buona parte della Giunta provinciale, assessori e consiglieri provinciali e regionali.

Da notare che il Presidente della Provincia Vasai è arrivato con un ritardo(nella foto l’arrivo del presidente) di tre quarti d’ora sulla tabella di marcia (la vice presidente Ricci ha detto per impegni).

Pochissima in realtà la popolazione presente e da notare la quasi totale assenza delle realtà imprenditoriali economiche e produttive della vallata. Molti gli interventi succedutisi l’uno dopo l’altro (alcuni interessanti anche se con richieste già note, Ndr), tra cui: consiglieri comunali delle attuali amministrazioni e di quelle passate, consiglieri provinciali e qualche cittadino che con parole semplici ha centrato il nocciolo del problema (sicurezza, danni all’agricoltura mai risarciti).

Ma cosa è stato chiesto, in sostanza? Molte le cose in ordine sparso (già arcinote, Ndr).

Si parte dalla richiesta più importante, quella della messa in sicurezza dell’invaso e della sistemazione dell’alveo del fiume Tevere (promessa e mai eseguita!), la creazione di un fondo di garanzia, vantaggi economici e compensazioni per i comuni rivieraschi, il ruolo chiave che dovrebbe essere svolto dall’Unione dei Comuni Valtiberina Toscana, l’assenza di un piano di evacuazione, la necessità di ristrutturazione dell’intero invaso anche in chiave turistico occupazionale,  la rivalutazione dell’ente EAUT come risorsa e la battaglia che si sta portando avanti sullo Statuto dell’ente.

E’ stato poi diffuso ai partecipanti un documento firmato da alcune forze politiche attive in consiglio, che sarà discusso nel prossimo consiglio provinciale e che riassume un po’ tutte le richieste avanzate oltre a delle altre.

Poi si è discusso ampiamente del noto caso della nomina di un rappresentante della valtiberina come membro del CdA del nuovo ente che gestiste la diga ossia l’EAUT. Un tema scottante che ha tenuto banco nei mesi scorsi, annebbiando a volte, i reali problemi che ruotano attorno all’invaso. Molti hanno fatto riferimento alle recentissime dichiarazioni del governatore Enrico Rossi (presente a Sansepolcro lo scorso weekend in occasione della festa del Pd, facendo notare che poteva essere presente magari in questa occasione, Ndr)  sulla necessità che i sette Sindaci della valtiberina concertino al più presto un comune e autorevole nominativo per ricoprire quell’incarico, dando così un reale messaggio d’apertura.

Alcuni hanno poi rimarcato il fatto che è stato fatto un apposito bando pubblico per nominare il presidente del nuovo ente (e non estratto da qualche gioco di spartizione delle poltrone), e altri giustamente hanno rimarcato il fatto che putroppo, la valtiberina ne sia venuta a conoscenza troppo tardi quando i nomi erano già stati fatti (nell’ente adesso è in carico Boretti che non è stato nominato per bando ma per voce del governatore, Ndr).

Al termine dei lavori il conisiglio provinciale (con le richieste avanzate) si è riunito per l’approvazione di un documento comune.

Una considerazione è d’obbligo: si è tanto parlato del futuro della diga di Montedoglio ma dal 29 dicembre 2010 ad oggi cosa si è realmente fatto?  Ciascun politico o amministratore dovrebbe mettere una mano sulla propria coscienza.

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Le risultanze, secondo l’ufficio stampa della Provincia, sul caso Montedoglio

La massima assise provinciale riunita ad Anghiari per parlare del futuro di Montedoglio.
Anghiari – Consiglio Provinciale in trasferta, ad Anghiari per affrontare il tema, a lungo dibattuto negli scorsi mesi, della gestione dell’invaso di Montedoglio.

“Siamo qui per ascoltare le istanze che vengono dal territorio – hanno spiegato il Presidente del Consiglio Alpini e la Vice Presidente della Provincia Mirella Ricci, nell’aprire la seduta – anche se su questo argomento il Consiglio ha già ampiamente dibattuto e anche assunto posizioni ben precise. L’obiettivo è quello di sintetizzare in un documento da approvare in una prossima seduta quanto oggi emergerà questo confronto, nel modo più condiviso possibile”.

Numerosi gli interventi da parte di cittadini e rappresentanti delle forze politiche della vallata, dai quali è emersa la comune richiesta di interventi certi per la messa in sicurezza dell’invaso, per rivendicare al territorio compensazioni per il rischio derivante dalla presenza dell’invaso; e per la rapida individuazione di un candidato autorevole e condiviso per rappresentare nel consiglio dell’EAUT.

Nel suo intervento, il consigliere provinciale Palazzo(UDC) ha rivalutato il ruolo dell’ex Ente Irriguo, criticando la decisione del Governo di abolirlo.

La consigliera Sara Boncompagni (IDV) ha letto le richieste contenute di un documento condiviso da numerose forze politiche, nel quale si chiede la messa in sicurezza dell’invaso, la
realizzazione del secondo ponte sul Tevere, un meccanismo di ritorni per il territorio rispetto agli utili generati dall’invaso e  una nomina condivisa del rappresentante toscano nel consiglio dell’EAUT.

Il consigliere Lucacci ( Gruppo Misto) ha criticato la gestione, che ha definito  la gestione politicamente sbagliata fino ad oggi, chiedendo che si restituiscano al territorio una parte dei benefici che si traggono dall’invaso.

Una condivisione dei contenuti del documento letto da Sara Boncompagni è venuta dal Presidente dell’Unione dei Comuni Minozzi, il quale ha auspicato che si trovi in futuro maggiore condivisione circa le scelte da fare, indicando l’Unione dei Comuni come la sede futura per i processi decisionali interni alla vallata.

Una difesa delle scelte fatte dalla Regione è venuta, invece, dal consigliere provinciale Cantelli (PD), il quale ha sottolineato la giustezza del metodo, a suo tempo scelto, del bando pubblico per la nomina del rappresentante toscano nell’EAUT ed ha auspicato l’individuazione di una candidatura unitaria del territorio.

Il consigliere provinciale Del Bolgia (Dem. per Cambiare) ha auspicato che
questa seduta straordinaria del Consiglio sia utilmente sfruttata. Del Bolgia ha ricordato quanto detto dal Presidente della Regione, ma ha ricordato che la battaglia va fatta anche sullo statuto, per far si che si prevedano garanzie di partecipazione del territorio sulle decisioni e sui bilanci.

Ridare certezze al territorio circa la sicurezza dell’invaso è la priorità indicata dalla consigliera provinciale Tanti (PDL). Sulla questione nomina, la Tanti ha chiesto ai sette sindaci della vallata di fissare i criteri per la scelta e su questa base individuare il candidato unitario.

Non aspettiamoci che  la nomina del rappresentante del territorio sia risolutiva, ha spiegato l’assessore Perferi, ricordando come la gestione della sicurezza idraulica è un fatto complesso e i risultati possono essere conseguiti solo grazie al concorso di tutti i soggetti coinvolti.

L’impegno delle istituzioni per la messa in sicurezza del territorio è stato ricordato dall’ex Presidente della Comunità Montana, nonché consigliere provinciale Marzi, che ha sottolineato come solo grazie al lavoro fatto insieme alla Provincia presto potranno partire interventi importanti in questa direzione.

Il sindaco di Sansepolcro Frullani, ha sottolineato i ritardi della Regione Toscana, rispetto a quella Umbra, circa gli investimenti inerenti l’invaso di Montedoglio. Stiamo lavorando ad un protocollo d’intesa condiviso con la Provincia, per definire un piano di interventi per il territorio. Dopo la rottura con la Regione sulla scelta del rappresentante toscano nell’EAUT si è ripreso il dialogo. Ora dobbiamo lavorare in modo condiviso per concordare sulla candidatura unica, ma anche per altre questioni strategiche come quella dello statuto.

Serve una voce sola nella Valtiberina – ha spiegato il Sindaco di Anghiari La Ferla – per cogliere le aperture fatte dal Presidente Rossi. Abbiamo necessità di interventi immediati, in attesa che la magistratura individui i responsabili del grave evento che ha colpito la diga. Stiamo già lavorando per migliorare lo statuto.

La diga di Montedoglio è una grande opportunità – ha ricordato il Consigliere Regionale Ceccarelli (PD), sottolineando l’intervento che sta per partire, con l’obiettivo di completare la rete irrigua in Valtiberina. Ceccarelli non ha escluso che debba essere fatto un bando per l’individuazione del futuro componente del consiglio di amministrazione dell’EAUT, richiamando tutti alla prudenza e invitando a prendere atto della disponibilità mostrata dal Presidente Rossi. Intanto, si sta operando per accelerare i tempi degli interventi di ripristino necessari sulla diga.

Secondo il Consigliere Ammirati (PDL) la Regione sta da tempo trascurando la Valtiberina  e per questo ha richiamato tutto il sistema locale a fare una dura battaglia per Montedoglio, superando le diversità e escludendo candidature politiche.

Il consigliere Mugnai (PDL) ha sottolineato l’opportunità per il territorio di ricercare la massima unità su questa questione, con effetti positivi per le scelte future. “Non avevo dubbi sul successo di questa iniziativa – ha detto il Presidente della Provincia Vasai, nel concludere il lungo dibattito – perchè la Provincia è da sempre vicina a questo territorio, compresa la notte del drammatico incidente alla diga. Abbiamo da sempre denunciato i ritardi circa gli interventi in questa vallata, chiedendo le necessarie attenzioni. Ho sempre chiesto che le scelte circa il futuro di Montedoglio fossero condivise dalla Regione con la comunità locale. La Provincia, se la si chiama in causa, è
disponibile a fare anche più della sua parte”.
us. –Ufficio stampa prov.Arezzo-

                                                 

Citerna: consiglio comunale aperto il 23.01.2012

Il Partito Democratico di Citerna invita tutta la popolazione del comune a partecipare al Consiglio Comunale aperto in seduta pubblica che si terrà lunedì 23 gennaio 2012 pressola Palazzinadei Servizi Sociali di Pistrino alle ore 21.00. Argomento all’ordine del giorno sarà Umbra Acque SPA e la “situazione determinata dalla richiesta di pagamento retroattivo anni 2007-2011 ai proprietari di pozzi privati”. Inoltre in sede di Consiglio sarà presentata richiesta di annullamento della bollettazione.

Il consiglio aperto sarà un’occasione importantissima per i cittadini perché potranno sapere come si è mossa finora l’amministrazione comunale sulla questione, ma soprattutto potranno intervenire, dire la loro sull’argomento Umbra Acque.

Il coordinamento PD