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Tanto per polemizzare, sport in cui siamo campioni, vorrei portarvi la mia personale esperienza.
Nota inviata il 18/04/2015 alle 12:57 da un cittadino-lettore, da leggere e meditare:
“”Possiedo un campetto di circa un ettaro poco più in zona pianeggiante e da circa 10 anni è incolto …negli scorsi anni più volte ho tentato di coinvolgere qualche coltivatore illuminato, ma anche associazioni, a sperimentare una coltivazione di canapa premettendo che avrei sostenuto tutti i costi dell’operazione e diviso gli eventuali guadagni… considerando in ogni caso che il coltivatore si intasca sicuramente la PAC.
Ho contattato Assocanapa, Toscanapa , Canapuglia, realtà che sono riuscite ad introdurre questa coltura nei loro territori con ampi finanziamenti previsti dall’Europa proprio per riconvertire aree rurali che non sono più competitive con le loro colture tradizionali.
Ho raccolto le informazioni, sono andato a convegni sull’argomento insomma volevo tentare anche di coinvolgere realtà locali a qualcosa di alternativo al tabacco, realtà locali tipo frantoi, agriturismi,lavorazioni di filati, produzione di pellet….
Posso dire che pur garantendo la totale copertura delle spese non c’è nessuno di questi chiacchieroni disposto a rischiare un centesimo nel loro futuro.
Finché produrre tabacco, mais e qualunque altra coltura intensiva, è premiato da incentivi nessuno di questi signori si sognerà di cambiare e poi quando finiranno si lamenteranno, atti al lagno come sono, che nessuno li sostiene.
Evito ulteriori commenti“”.
-Nota regolarmente firmata-
Ndr. – Se qualcuno a cui interessa un lavoro, “è avvisato”.
Pubblicato da Redazione
Stai dicendo un sacco di sciocchezze, prova a coltivarci il mais e vedrai che grandi utili realizzerai!!!
Anche il tabacco è agli sgoccioli, coltivalo tu se credi che renda poi chissà quanto, la PAC?
Ma sai che producendo 5 ettari di grano ecc… ricevi 1000 euro di PAC e ne rimetti 4000.
Come dicevano di AIAZZONE…….. PROVARE PER CREDERE.
PROVARE PER CREDERE.[cit.]
CVD atti al lagno fino all’inverosimile, mi pare che ce ne siano anche troppi che provano per credere ma sempre tabacco, mais e in ultimo girasole (che spesso neanche raccolgono)
PROVARE PER CREDERE cosa?
La realtà è ben visibile a tutti.
Il mondo sta cambiando, molto velocemente, le generazioni precedenti hanno saputo cambiare quand’era l’ora facendo tanti sacrifici, ora non è più di moda.
Salud
Chiara e condivisibile l’analisi di Roberto C.Nel frattempo (fatte sempre le dovute eccezioni) continua la regola della distruzione del territorio e nonostante il”solito lamento” si moltiplicano megatrattori sovradimenzionati e megasuv da predatori dell’arca perduta.
A me in questi giorni è bastato vedere il disseccante dato dal Comune di Anghiari a zone verdi, tra le quali il selciato sotto le mura, la strada che porta al cimitero, il giardinetto vicino all’asilo nido della Stazione (gravissimo), il parcheggio sulla via Nova etc.
In 17 anni di amministrazione pubblica, mai successo.
Ho chiesto persino conferma ai precedenti Sindaci.
Mai dato il disseccante alle zone sopradette.
Al massimo è stato usato per la ripulitura dei capperi e delle bocche di lupo dalle mura urbiche.
Sicuramente diranno: “lo abbiamo fatto anche prima” oppure “il disseccante non fa nulla”.
NON E’ VERO!!!
Sono fortemente amareggiato.
Mirco Meozzi
Ndr. – Dire “gravissimo” è molto poco.
Disseccante… che parola brutta, chiamiamolo col suo “vero” nome …deve essere un nome tranquillizzante tipo vialeprotettivo, selciatovalorizzante o erbagestore… e tutti stanno più tranquilli.
Salud
Il nome vero in realtà è GLIFOSATE ed è guarda caso balzato alla cronaca negli ultimi giorni poichè uno studio scientifico promosso dalla IARC – (Agenzia Inter.le Ricerca sul Cancro) lo ha classificato “possibile cancerogeno” .
Alcuni Paesi,tra cui l’ 0landa, lo hanno già bandito ed è di questi giorni un appello on.line al governo italiano, già sottoscritto da 600 mila persone e promosso da AVAAZ.org per una moratoria (a titolo precauzionale) anche in Italia.
La multinazionale che lo commercializza è la Monsanto americana( la stessa del famigerato DDT) e solo per questo prodotto fattura ogni anno 6 miliardi di dollari!!