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Terremoto, Giuliani: “Si poteva prevedere / Lo sciame? Osservato da 20 giorni”
Intervista a Giampaolo Giuliani: “Il terremoto? Si poteva prevedere”
“Il terremoto in Centro Italia? Si poteva prevedere”.
Lo afferma in un’intervista ad Affaritaliani.it Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario e ora presidente dell’omonima fondazione permanente di ricerca sperimentale sui precursori sismici.
Giampaolo Giuliani, si poteva prevedere quanto è successo questa notte?
–Sì, si poteva prevedere. C’era una situazione con uno sciame sismico in atto che andava avanti da tempo nel Centro Italia. Sull’Appennino centrale si verificavano scosse giornaliere, anche se strumentali, di un certo interesse.
In che modo può affermare che l’evento fosse prevedibile?
–Noi come Fondazione Giuliani portiamo avanti una ricerca sperimentale sulle variazioni del gas radon che vengono analizzate dai nostri sensori. I nostri grafici rivelano, quando l’incremento supera un certo limite, la possibilità di un forte rilascio. Questo è accaduto anche in occasione del terremoto dell’Aquila sette anni fa. Abbiamo stazioni in questo momento su diversi territori del pianeta. Siamo appena tornati dalla faglia di Sant’Andrea dove abbiamo installato tre stazioni su una direttriuce di 700 chilometri tra Palm Springs e San Francisco. Poi abbiamo altre quattro stazioni in funzione a Taiwan e tre ne abbiamo in Abruzzo. Questa notte ne funzionavano due.
E come mai non si è riusciti a prevenire?
-Il controllo l’ho fatto ieri notte verso le undici-mezzanotte. Dato che questa mia ricerca sperimentale suscita ancora molte polemiche, un po’ perché ero in ritardo io coi tempi e un po’ per evitare una discussione come avviene ogni volta che do un allarme, non ho lanciato l’allerta. Anche perché c’era la possibilità si verificasse in mezzo alle montagne producendo danni molto minori rispetto a quanto poi effettivamente successo.
Collabora con le istituzioni italiane?
–Il nostro lavoro è molto più apprezzato all’estero. Abbiamo diverse collaborazioni negli Stati Uniti, in Cina, dove prestano molta più attenzione e fede alla risposta di questa ricerca. Siamo appena tornati dagli Stati Uniti e ora mi stavo preparando perché ho una richiesta del governo dell’Ecuador per andare a montare lì cinque stazioni.
Non ha un dialogo con il nostro governo?
-Qui in Italia per questo tipo di ricerca sperimentale e all’avanguardia c’è molta ignoranza. Siamo molto indietro. Nemmeno ti danno la soddisfazione di provare, saggiare, sperimentare, mettere a disposizione mezzi e strumenti per fare qualcosa di nuovo e innovativo. Questa ricerca me la pago da solo con la fondazione e qualche donazione privata per portare avanti il nostro lavoro.
Qual è l’innovazione portata dalla sua ricerca?
-La strumentazione che ho inventato io misura la propagazione del radon che fuoriesce dal sottosuolo. Ci sono diversi sensori posizionati a una certa distanza tra di loro. Misura la velocità di propagazione, e la variazione di concentrazione, di radon. Quando si verifica un picco sia in incremento sia in decremento che supera la media mobile è un segnale di anomalia che può far scattare l’allerta.
Sulla sua pagina Facebook lo scorso 10 agosto aveva pubblicato un grafico riguardo delle anomalie sismiche (vedi foto). Riguardavano lo sciame sismico che ha portato al terremoto di questa notte?
-Sì, riguardava proprio l’incremento dello sciame che stavamo monitorando. In quel periodo ero in California e controllando le stazioni in Italia mi sono reso conto della presenza di un’anomalia che nei giorni successivi aveva dato vita a quattro eventi sismici nella zona.
E’ prevedibile che lo sciame sismico continuerà nelle prossime ore e nei prossimi giorni?
–Certamente. Dopo un evento come quello di questa notte avremo sicuramente uno sciame con una serie di eventi la cui intensità andrà piano piano a diminuire fintanto che non si sarà scaricata completamente tutta l’energia rilasciata. Avremo bisogno ancora di 24 o 48 ore per poter dire che effettivamente l’evento di questa notte è stato quelo con la maggiore intensità. Sicuramente l’impressione che abbiamo dall’analisi dei dati e da come si sta comportando lo sciame sembra che tutto debba andare pian piano a finire. Calcoli però che uno sciame dopo un forte evento come questo può durare anche per qualche mese.
– di Lorenzo Lamperti– Tratto da Affaritaliani.it-
Pubblicato da Redazione
Ai tempi del terremoto de L’Aquila questo tizio, che NON è un sismologo, venne definito, dai più benevoli membri della comunità scientifica,un mitomane.
Secondo la maggioranza, uno sciacallo.
Caro Direttore, perché non proponi cose credibili?
Ndr. – Prova a chiederlo al giornalista Lorenzo Lamperti il cui articolo è pubblicato su Affaritaliani.it-
Quello che posso dire è che Giuliani: dal 1971 al 1984 è stato tecnico di ricerca in astrofisica presso l’Osservatorio di Campo Imperatore, dipendente IAS (Istituto Astrofisica di Frascati); dal 1984 al 1990 all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore (AQ).
Ha lavorato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) come collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, una delle venti strutture dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Ha partecipato prima all’esperimento EAS-TOP e poi all’esperimento Large Volume Detector(LVD)[5] per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare.
Attualmente è in pensione.
Grazie, Direttore. Hai confermato in pieno quello che avevo detto.
O è un mitomane o uno sciacallo. Io sono per la seconda ipotesi.
Ti sei chiesto perché in nessuna parte del mondo (checché ne dica lui) la teoria del radon è presa in considerazione?
Per quanto riguarda Lorenzo Lamperti è solo un rappresentante di quel giornalismo che “sgomita”.
Fatte le debite proporzioni, sai bene che anche noi abbiamo dei rappresentanti della categoria.
E non mi riferisco alle poiane che non sono poiane, ma tutto fa.
Se questo signore ha degli elementi scientifici per prevedere i terremoti li deve sottoporre alla validazione della comunità scientifica documentando l’affidabilità della analisi prima e poi sottoponendo le sue considerazioni ad un test internazionale.
Parlare in questi termini all’indomani di una simile catastrofe paventando l’ipotesi che tutto questo si poteva evitare sovraccarica di angoscia tutte quelle persone che hanno subito delle perdite materiali ed affettive.
Prima dei titoli di studio e delle esperienze scientifiche vale la regola del rispetto e del silenzio.
A mio parere questo signore con le esternazioni si è esposto ad una denuncia penale.
Può darsi che questo signore sia anche uno sciacallo, sta di fatto che comunque di sciacalli VERI si son visti già la notte del terremoto dell’Aquila (quelli che brindavano alla ricostruzione).
A mio modesto parere l’unica vera prevenzione dei disastri sismici è costruire case sicure e mettere in sicurezza tutto il Paese (almeno le zone rosse) nel giro di 20 anni con 5 mld l’anno, si eviterebbero tanti lutti e l’economia nazionale ne troverebbe giovamento; le risorse?
Taglio delle spese militari, delle “missioni” di guerra all’estero e portare i costi della politica nella media europea (vedi Germania, una volta tanto!).
I nostri politici sono solo degli ipocriti, l’unico Presidente con le palle è stato il rimpianto Sandro Pertini…ve la ricordate la sua arringa dopo L’Irpinia??
Ndr. – Già pubblicato quel famoso discorso di Pertini.