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crisi | il Fendente

I passaggi dopo le dimissioni del premier

Durante la “crisi” stop al Parlamento

foto: il palazzo del Quirinale in una foto d’archivio –

Con le dimissioni del presidente del Consiglio si aprono tutta una serie di passaggi istituzionali, di cui il Quirinale è il baricentro, legati alla crisi di governo.

Eccoli, in breve.

– IL COLLE. Quando il presidente della Repubblica riceve le dimissioni del premier può decidere, dopo consultazioni dei gruppi parlamentari, di conferire un mandato esplorativo ad un personaggio istituzionale (nel 2018 Mattarella lo conferì ai presidenti di Camera e Senato), o dare il mandato pieno o esplorativo al presidente del Consiglio uscente (che accetterebbe con riserva), oppure direttamente avviare proprie consultazioni al Quirinale: con i presidenti delle Camere, i rappresentanti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato ed il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. (altro…)

Crisi Conte, come cambia il borsino dei partiti

M5S in crescita, Italia Viva punita dagli elettori. Pd accreditato al 20,3%, a tre lunghezze dalla Lega

foto: Giuseppe Conte

– M5S in crescita, Italia Viva punita dagli elettori. Questi in sintesi i dati dell’ultima media sondaggi elaborata nell’ultima settimana, che mette a confronto le rilevazioni di 7 istituti: Bidimedia, Tecnè, Demopolis, SWG, Euromedia Research, Index Research e Ipsos.

L’apertura della crisi da parte di Italia Viva, con il ritiro della propria delegazione dal Governo Conte II, provoca i primi effetti sulle intenzioni di voto pubblicate nel corso della settimana soprattutto all’ interno dell’ex maggioranza. (altro…)

Le 66 crisi di governo nell’ Italia repubblicana

Dal primo luglio 1946 ad oggi, l’Italia ha avuto 66 crisi di governo, durate in media 33,88 giorni (contando anche quella in corso, con dati aggiornati al 31 agosto 2019, riprendendo uno studio pubblicato dall’autore di questo articolo prima nel 1989 sulla Voce Repubblicana e poi – con l’aggiunta di un testo di Guglielmo Negri – nel 1992, col titolo “L’instabilità governativa nell’Italia repubblicana”).

In pratica, il Paese ha avuto un governo “in ordinaria amministrazione” per 2236 giorni (6 anni, un mese e due settimane: molto più di una legislatura, dunque).

L’8,3% della nostra storia è trascorso fra consultazioni, incarichi esplorativi, elezioni anticipate, ricerca di nuovi assetti politici. I nostri governi hanno avuto una durata media di 404,18 giorni (dei quali 374,30 nella pienezza dei poteri), però la media non permette di distinguere fra Prima e Seconda Repubblica.

In quest’ultima abbiamo avuto 15 governi contro i 51 della Prima, per complessivi 9264 giorni contro 17676 (durata media dei governi: 1946-1994, 346,59 giorni, 33,47 dei quali di crisi; 1994-2018, 617,60 giorni, 35,27 dei quali di ordinaria amministrazione). In parole povere, nella Seconda Repubblica abbiamo avuto governi molto più longevi (in media, 20 mesi e 8 giorni contro gli 11 mesi e 10 giorni della Prima Repubblica) ma crisi leggermente più lunghe.

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Governo: fiducia stretta per Conte in Senato, ora incognita fase due

Sono 156 i ‘sì’, i ‘no’ sono stati 140, 16 gli astenuti. Il premier: ora rendiamo più solida la maggioranza. Renzi: pronti a un esecutivo di unità nazionale

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Senza accordo preventivo, Conte verso dimissioni e crisi al buio

I possibili scenari per il governo Conte: dalla crisi pilotata alle elezioni

Tra minacce e bracci di ferro, bozze di Recovery ritirate e tentativi di mediazioni, si trascina ormai da due settimane la tensione dentro la maggioranza.
E ancora non è chiaro quale sarà lo sbocco della crisi, se passerà da un rimpasto concordato o attraverso le dimissioni del premier Giuseppe Conte per una crisi al buio che potrebbe portare ad un Conte ter ma anche ad un nuovo governo istituzionale.

Ecco gli scenari possibili: (altro…)