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quirinale | il Fendente

Quirinale: aperta la mostra sulle leggi razziali

Aperta  al pubblico  al Quirinale la mostra sulle leggi razziali, a 80 anni dalla loro promulgazione sotto il regime fascista.

Una mostra esperienziale che, in sette sale, conduce il visitatore dentro la vita parallela di due famiglie italiane, l’una cattolica e l’altra ebrea, il cui destino per una parte comune si divide dopo le leggi razziali del 1938 e si conclude per la seconda ad Auschwitz.

Il Quirinale ospita spesso mostre di carattere artistico o storico.

Questa è stata invece voluta e promossa dallo stesso presidente Sergio Mattarella, che ha affidato la cura a Giovanni Grasso e Paco Lanciani, uno dei più apprezzati esperti italiani di realtà immersiva, noto per la sua collaborazione con Piero Angela e Quark. (altro…)

Elezioni: i poteri del Quirinale, non solo consultazioni

Dalla Grazia alle Forze armate e Csm, limiti in semestre bianco

Organo super partes deputato a controllare e tutelare il corretto equilibrio del sistema istituzionale, soprattutto attraverso la risoluzione delle sue “crisi” ma non svolge funzioni di governo vero e proprio.

La Costituzione ha volutamente assegnato ai poteri del Quirinale un ruolo equilibratore sufficientemente elastico per poter supplire con efficacia ai momenti di debolezza delle forze politiche. (altro…)

Intervento sul caso giudiziario del Cavaliere: “Nessuna pratica sulla scrivania”

C425FD81DFADE7BBB4D3BDA9410_h498_w598_m2Quirinale: “Berlusconi? Analfabeta chi parla di grazia”

Ansa-Il Quirinale respinge con durezza l’ipotesi – riportata ieri sul quotidiano ‘Libero’ – di un provvedimento di grazia a Silvio Berlusconi.

Queste speculazioni su provvedimenti di competenza del capo dello Stato in un futuro indeterminato (altro…)

Quirinale, mandato bis / Napolitano: “Sono disponibile”

napolitano-650Roma – “Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalita’ finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilita’ che mi e’ stata richiesta. Naturalmente, nei colloqui di questa mattina, non si e’ discusso di argomenti estranei al tema dell’elezione del Presidente della Repubblica. Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilita’ verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilita’”. Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalita’ finora sottopostesi al voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato, ritengo di dover offrire la disponibilita’ che mi e’ stata richiesta”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (da Affaritaliani.it)

Si è aperta la corsa al Quirinale

Prodi muove le sue pedine, mentre il Cav vorrebbe Letta

Roma – Si è aperta la corsa al Quirinale e i candidati scaldano i motori. Ma in queste gare c’è una sola regola: mai dichiarare di volere la poltrona del Colle. C’è sempre il rischio di venire bruciati ancora prima che le due Camere si riuniscano in seduta comune. Sotto traccia però i candidati si muovono e a guardare bene le cronache delle ultime settimane si capisce che quello che sta facendo più rumore è Romano Prodi. Rivelatrici sono state la parole di Vendola (‘candidiamo Romano al Quirinale) e l’incontro con Pierluigi Bersani. “Prodi ha voluto far capire al segretario che gli interessa la poltrona e ha chiesto l’appoggio del partito”, spiega ad Affaritaliani.it una fonte che vuole rimanere anonima.
L’uscita di Prodi si spiega coi rumors intorno alla futura legge elettorale. Perché è proprio questo il nodo centrale. Se si andrà verso un proporzionale con un premio al primo partito, come vorrebbe Bersani, per il Professore sarebbe difficile farsi eleggere, perché l’Udc, indispensabile per la governabilità, rivendicherebbe il ruolo di Casini al Quirinale. Tutt’altra storia se il premio fosse dato alla coalizione, in questo caso il governo sarebbe più blindato e nulla vieterebbe a Prodi di chiedere il Colle.  Ma il top sarebbe senza dubbio un sistema maggioritario, quello chiesto proprio dal Professore con una intervista al Messaggero, che assicuri alla coalizione vincente la governabilità del Paese. E in questo caso Prodi avrebbe il Colle assicurato.
Si rischia però di fare i conti senza l’oste. Perché dall’altra parte Berlusconi non ha alcuna intenzione di stare a guardare mentre Bersani e Prodi si spartiscono il bottino. “Il suo candidato per la Presidenza della Repubblica è Gianni Letta”, spiega ad Affari Gianfranco Rotondi, onorevole del Pdl e uomo vicino al Cavaliere. Letta, uomo delle istituzioni e mediatore per definizione, potrebbe raccogliere un largo consenso e certo nel Pdl non ha alcun rivale.
Non bisogna guardare però solo al mondo della politica. Perché tra i tecnici Monti non disdegnerebbe un ruolo da garante. Una assicurazione per i mercati che la politica non torni quella di un tempo. Il suo nome sarebbe ben accettato in Europa e anche da molti qui in Italia. L’unica chance di Monti è che in Parlamento non si formi una maggioranza compatta a favore di Prodi o di Letta e che quindi si debba ricorrere ad una persona terza, Monti appunto.