Umiliante che il Presidente della Regione si dichiari “disponibile a conoscere le ragioni della Valtiberina”, come se queste non fossero chiare da mesi.
Valtiberina – L’evoluzione della paradossale vicenda della nomina del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Acque Umbro Toscane non può essere salutata positivamente dalla Valtiberina. Siamo infatti di fronte all’ennesima palese sconfessione delle promesse che la Regione fece al convegno a Sansepolcro dell’ottobre scorso, del voto unanime del Consiglio Regionale e da quanto richiesto a gran voce dalla Valtiberina a tutti i livelli.
La paventata nomina di un tecnico della Regione serve solo a prendere tempo, ma non risponde in alcun modo alle sacrosante richieste di tutto un comprensorio: l’unica cosa certa è che si tratterà di una figura non espressione della Valtiberina e non concordata con il territorio, mentre del fatto che questa scelta non sia definitiva non esiste alcuna garanzia formale.
Il tutto mentre rimane bloccato un ente che dovrebbe da tempo essere pienamente operativo per affrontare problematiche enormi ed urgenti come sono quelle riguardanti la diga di Montedoglio.
A questo punto, almeno la Regione dia un segnale di concretezza e serietà fissando immediatamente un calendario di incontri con il territorio, al fine di risolvere in fretta una questione che si è trascinata per un tempo ormai insopportabilmente lungo.
Certo, appare ad oggi incredibile che i sindaci di Sansepolcro e Anghiari, Frullani e La Ferla, dopo aver fatto proclami infuocati, si prostrino servilmente a ringraziare il Governatore Rossi, paradossalmente soddisfatti della sua “disponibilità a conoscere le ragioni della Valtiberina”, come se queste non fossero chiare ormai da mesi.
Va quindi respinto con fermezza il goffo tentativo, da parte dei due sindaci, di far passare per una vittoria quella che è palesemente l’ennesima umilizione inflitta a tutta la Valtiberina.
Italia dei Valori
Rifondazione Comunista – FdS
Democratici Per Cambiare
Sinistra Ecologia Libertà
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