Sansepolcro: chi ha stabilito l’apertura del “Punto vendita Strada dei Sapori”?

ValtiberinaUn nuovo punto vendita dove si può trovare il meglio della produzione alimentare del territorio.

Sansepolcro – E’ quello denominato “In Valtiberina” e ubicato in piazza Gramsci, nel rione di Porta Romana. La struttura è stata inaugurata giovedi scorso, alla presenza delle autorità amministrative e dei produttori. Un’iniziativa nata grazie ai benefici del progetto della Regione Toscana “Filiera Corta”, voluta fortemente dall’Unione dei Comuni, e realizzata con l’indispensabile supporto del Comune di Sansepolcro e della Strada dei Sapori della Valtiberina.

Al simbolico taglio del nastro erano presenti l’assessore provinciale Andrea Cutini, il sindaco – nonché vicepresidente dell’Unione – Daniela Frullani accompagnata dall’assessore Chiara Andreini di Palazzo delle Laudi, che ha seguito personalmente l’iter della realizzazione, il presidente della Camera di Commercio, Giovanni Tricca. “Si tratta di un supporto indispensabile – ha commentato Daniela Frullani – per mettere in vetrina una fra le più importanti eccellenze del territorio, quella legata alla gastronomia di qualità. Grazie al lavoro portato avanti in stretta sinergia fra Unione dei Comuni e amministrazione comunale, abbiamo adesso un punto vendita a disposizione della comunità locale e dei visitatori, dove sarà possibile degustare e acquistare prodotti di provenienza tiberina e delle vallate limitrofe”. La struttura è già aperta al pubblico e lo sarà da ora in poi tutti i giorni, con orario continuato dalle 10 di mattina alle 19 di sera.

Ufficio stampa_

Ndr.- Cercando nel sito internet della “Strada dei Sapori Valtiberina”, dalla voce “Informazioni utili”abbiamo potuto avere la conferma  che la Sede operativa della Strada Dei Sapori Valtiberina è al seguente indirizzo:

Piazza Mameli 10- 52031
Anghiari, Arezzo
Tel. 0575-736868
Fax 0575-759990
info@stradasaporivaltiberina.it – WEB-SITE: www.stradasaporivaltiberina.it – E-MAIL: info@stradasaporivaltiberina.it

A questo punto ci viene spontanea una serie di domande:

-Perché non aprire il “Punto vendita” nella cittadina dove è la Sede operativa?;

-Perché “nessuno”, ad eccezione degli interessati, era al corrente di tale apertura?;

-Con quali criteri è stato stabilito di aprire il punto vendita in Sansepolcro e non altrove?;

-L’Unione dei Comuni si è comportata in modo equo nei confronti delle altre cittadine?;

-Non è forse ora di cancellare la distinzione tra “figli e figliastri”?

-Redazione Fendente-