207 anni dell’Arma dei Carabinieri, 6200 reati perseguiti

Alcuni attimi della cerimonia della Festa dell’Arma dei Carabinieri alla quale è intervenuta in veste ufficiale la nuova Prefetta della provincia di Arezzo, immagini fornite dal comando provinciale del Carabinieri di Arezzo

-Sono state 44.382 le richieste pervenute sul numero di pronto intervento “112”, mentre l’attività preventiva si è composta di 23.463 servizi con pattuglie e perlustrazioni, 105.749 veicoli controllati e 136.646 persone identificate.

-L’attività repressiva invece si è basata su 6273 reati perseguiti, pari al 79,1% del totlae, con 244 persone arrestate e 2891 persone denunciate in stato di libertà. Uno spazio ben definito lo hanno preso gli atti criminali riconosciuti come violenza di genere che hanno visto scoprire 12 reati e denunciate in stato di libertà 12 persone. Infine le truffe e le frodi informatiche con 8 reati scoperti e 5 persone denunciate in stato di libertà.

Sono state ripercorse anche le più importanti operazioni volte a stroncare sodalizi cirminali nel territorio aretino.

A Capolona in località Lo Spicchio, ove a seguito di attività investigativa è stata accertata la realizzazione in corso d’opera di un bacino idrico ad uso irriguo in area di particolare pregio paesistico, ambientale e storico- culturale, in forza di un permesso di costruire manifestamente illegittimo, perché basato su false dichiarazioni, e lo sfruttamento delle terre e rocce provenienti dall’escavazione in violazione delle norme che regolano la materia, si aggiunga che l’impresa destinataria delle terre e delle rocce da scavo provenienti dai lavori di realizzazione del bacino è la stessa che aveva richiesto alla Regione Toscana l’autorizzazione per la realizzazione di una cava su un’area situata in prossimità di quella su cui insistono i lavori del sedicente bacino, che l’Ente amministrativo aveva escluso dal Piano Regionale Cave. L’attività è culminata con il sequestro preliminare di tutta l’area interessata dai lavori disposto dal G.I.P. e con il sequestro d’iniziativa dei mezzi utilizzati per l’escavazione e trasporto dei materiali da scavo. Altra operazione, invece è avvenuta in agro di Bucine, dove presso dei terreni agricoli di proprietà di una ditta di trattamento inerti, per complessivi 3.700 mq, nei quali è stato accertato l’interramento di ingenti quantitativi di rifiuti speciali (circa 50.000 metri cubi), pertanto i carabinieri procedevano di concerto con l’A.G. al sequestro preventivo dell’intero stabilimento di trattamento inerti coinvolto, denunciando diversi soggetti.

L’attività dell’Arma non è stata, però, solo contrasto al crimine, ma anche come nella sua bisecolare tradizione, costante e quotidiana assistenza ed aiuto alla popolazione.

Inoltre, si vuole sottolineare il grandissimo impegno di tutti i Carabinieri della provincia, soprattutto nell’emergenza legata alla pandemia da Covid-19.

Non solo la prevenzione, non solo la verifica del rispetto delle misure di contenimento adottate dal Governo, ma soprattutto la presenza e vicinanza a tutti i cittadini.

-Pubblicato da Redazione-