“Divide et impera” / Il collegio elettorale di Arezzo, fuso con Siena e Grosseto, è stato dimezzato

thumbnailCirca 80/100 mila elettori della provincia di Arezzo, saranno spostati sul collegio di Firenze2.
La forza elettorale della provincia di Arezzo, sarà fortemente depotenziata rispetto alle due province collegate di Siena e Grosseto, nel momento piu’ cruciale: quello che serve per indicare i nostri rappresentanti alla Camera (il Senato non ci sarà piu’).

Tanto tuonò che piovve!

 

La composizione dei collegi, indicato nell’art. 4 della legge, segue due criteri principali.
– Quelli obbligatori: omogeneità quantitativa della popolazione, omogeneità economico-sociale e storico-culturale, continuità territoriale, difesa delle minoranza linguistiche.
– Quelli consigliati: utilizzo dei confini determinati dai territori provinciali o dai collegi uninominali della legge elettorale 536/1993, il cosiddetto “Mattarellum”.
La sensazione invece, che si siano ritagliati i collegi per garantire l’elezione a questa o a quello, è forte.
A pensare male si fa peccato… ma di fatto lo spezzatino e il taglia e cuci con Firenze, riguarda solo due zone: l’empolese e il Valdarno aretino. Sarà un caso?
Firenze è ovviamente salvaguardata nella sua unità con l’inserimento di alcuni Comuni limitrofi per raggiungere la soglia dei 600mila elettori componenti in ciascuno dei due collegi dell’Italicum (Firenze e provincia superano il milione di abitanti).

Il taglia e cuci invece è con Empoli e con pezzi di Arezzo e di Pisa. Il risultato è una sostanziale blindatura di ciascun collegio.
Per chi? Ai posteri l’ardua sentenza!
-articolo di Paolo Casalini tratto da InformArezzo-del 29/08/2015

Pubblicato da Redazione