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Affidi, incarico alla psicologa mentre era agli arresti domiciliari

-foto: Nadia Bolognini

A segnalare l’episodio legato all’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti affidi illeciti di minori nella Val d’Enza Reggiana, sono i consigliere di Forza Italia della provincia di Modena

Reggio Emilia – «Il 3 luglio, ben 7 giorni dopo lo scoppio del caso Bibbiano, l’Unione Comuni Modenesi Area Nord affidava a Nadia Bolognini un incarico mascherato per il tramite di una casa famiglia a 170 euro l’ora. Ben 35 euro in più alla moglie del dott. Claudio Foti rispetto alla tariffa del centro ‘La Cura” di Bibbiano».

A segnalare l’episodio legato all’inchiesta “Angeli e Demoni” sui presunti affidi illeciti di minori nella Val d’Enza Reggiana, sono il consigliere di Forza Italia della provincia di Modena Antonio Platis e il collega del Consiglio dell’Unione dei Comuni dell’area Nord modenese Mauro Neri, che sulla vicenda hanno intenzione di presentare un esposto alla Corte dei conti e una segnalazione alle Procure di Modena e Reggio Emilia.

Tutto è scaturito da un accesso agli atti richiesto da Forza Italia per capire come una minore di Mirandola fosse finita nel centro “La Cura” di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia.

La determina dei servizi sociali di Mirandola spiegano Antonio Platis e Mauro Neriè stata varata, mentre la psicologa era agli arresti domiciliari (Nadia Bolognini appunto, moglie dello psicoterapeuta Claudio Foti, anche lui indagato, ndr). Uno scandalo, una follia!».

Nel documento scovato da Forza Italia c’è la seguente affermazione su carta intestata di una onlus: «La Comunità familiare ‘X’ – riporta Fi – si rende disponibile ad intervenire come intermediaria rispetto al pagamento della psicoterapia privata per la minore in oggetto ai fini di garantire la continuità terapeutica. Costo psicoterapia dott.ssa Nadia Bolognini 510 euro totali, composti da 500€ + 2% di previdenza psicologi. Due interventi mensili di 90 minuti a Reggio Emilia presso studio privato». Per i due azzurri l’incremento serviva a coprire l’incarico della Bolognini, agli arresti domiciliari da 7 giorni. «È evidente che si è aggirato il codice degli appalti – spiegano ancora Platis e Neri – e che questa condotta renda impossibile i controlli sugli atti dei servizi sociali di Mirandola»

-Fonte: Gazzetta di Reggio – 19 agosto 2019-

Pubblicato da Redazione