Buco Asl Massa, Scarafuggi assolto perché il fatto non sussiste / Mugnai, Ferri e Santini attaccano

image001Forza Italia: «Crollato l’impianto accusatorio avanzato da Rossi. Ennesima assoluzione dopo quella di Delvino».«I giudici avvalorano i nostri dubbi»

Assolto perché il fatto non sussiste: lo ha deciso il giudice per quanto riguarda le ipotesi accusatorie che, nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Asl1 di Massa Carrara, gravavano sull’ex direttore generale Alessandro Scarafuggi.

Il pronunciamento del giudice, richiesto malgrado già fossero scattati i termini per la prescrizione, arriva dopo l’assoluzione – della quale si attendono ancora le motivazioni – dell’altro ex direttore generale della medesima Asl Antonio Delvino, che, a differenza di Scarafuggi, aveva optato per il rito abbreviato
«Con la decisione di oggi – tuonano i Consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Mugnai (Vicepresidente della Commissione sanità) e Jacopo Ferri (ex Presidente della Commissione d’inchiesta sulla vicenda Asl 1) con il loro capogruppo Giovanni Santini – definitivamente crolla l’impianto accusatorio che il governatore Enrico Rossi, all’epoca dei fatti assessore regionale alla sanità, aveva tentato di imbastire arrivando persino, per rendersi credibile, a inviare a Scarafuggi e Delvino una diffida con richiesta di risarcimento danni e tanto di Iban su cui versare alcune decine di milioni di euro».
«Noi già allora non ci abbiamo creduto. Da ancor prima attendiamo che si individui il responsabile soprattutto politico di una vicenda che ha prodotto un ammanco di centinaia di milioni di euro nelle casse della Asl apuana. Difficile infatti pensare che il solo responsabile sia quel Giannetti autore sì di reati, ma non certo di un simile disastro contabile per il quale i cittadini di Massa Carrara e della Toscana tutta ancora stanno pagando».
«Attendiamo fiduciosi – proseguono gli esponenti di Forza Italia – che l’inchiesta e gli atti giudiziari arrivino al loro compimento. Prendiamo intanto atto che, finora, le decisioni assunte dai giudici avvalorano i nostri dubbi di sempre e che resta aperto il filone d’inchiesta che riguarda Rossi stesso, il super consulente Niccolò Persiani e la dirigente della Giunta regionale Carla Donati».

– Comuicato stampa –

Pubblicato da Redazione