Clamoroso, Berlusconi candidato (piano di riserva se cade Monti)
Il focus politico si è spostato sulla data delle elezioni amministrative. Se venisse confermato lo schema attuale, con le Regionali il 10 e l’11 febbraio e il voto nazionale ad aprile, salterebbero le primarie del Popolo della Libertà.
Una certezza più che un’indiscrezione, in quanto impossibile gestire due campagne elettorali e nel frattempo la battaglia interna al partito. Ma tutto dipende da come si arriverà alla fine del governo Monti.
Considerando per fatta l’ipotesi Cancellieri di due date diverse per le elezioni amministrative e politiche, qualora il premier andasse avanti fino al termine della legislatura – ipotesi poco probabile – il candidato presidente del Consiglio del Popolo della Libertà sarebbe Angelino Alfano.
Ma nel caso in cui il Pdl facesse cadere Monti, come minacciato a più riprese, il candidato premier del Centrodestra sarebbe Silvio Berlusconi.
Un ritorno in campo dettato dalla necessità di contrastare una campagna del Pd già pronta contro il Centrodestra reo di non aver voluto riformare la legge elettorale e con il pericolo di restare con il cerino in mano avendo fatto cadere l’esecutivo dei tecnici.
Inoltre, il Cavaliere sarebbe ‘costretto’ a ripresentarsi anche perché Alfano non avrebbe avuto la legittimazione popolare passando per le primarie. Finita la carriera politica dell’ex Guardasigilli, per questo è così nervoso e furioso, e clamoroso ritorno in campo di Berlusconi.
I colpi di scena non finiscono mai…
-(Alberto Maggi–su Twitter: @AlbertoMaggi74)
EL PIRLA CI STA SCASSANDO LA MINCHIA
premesso che il Berlusconi quale capo del Governo nazionale per tre lustri abbondanti ci ha condotto alla rovina non si vede la opportunità di una sua candidatura a reggere le sorti del la Nazione.
E’ già condannato – in primo grado – alla interdizione dai pubblici uffici.
Non si vergogna di proporsi ?
Ma poi il commenda del bunga-bunga non offre affidamento: alla fede il telecronista un giorno dice una cosa e all’ indomani se rimangia il tutto; non mantiene le promesse.
Indecisione totale.
Come un personaggio di Verdone:
Mimmo [in Bianco, rosso e …]
Cosiddetto “giovane e fregnone”, infantile ed immaturo nonché timido, deve accompagnare sua nonna Teresa (Elena Fabrizi) da Verona (che Mimmo confonde con Vicenza) a Roma, smaniosa di poter dare il proprio voto al PCI. Nel tragitto non mancheranno curiosi contrattempi e deviazioni, nonché incontri “particolari” come una bellissima turista dell’allora URSS, una squillo d’albergo ed un burbero camionista detto er Principe, ||
Questa è comicità – mentre il cavaliere del lavoro ci rompe || Basta !
Arezzo (Pescaiola) al Vingone
addì 15 novembre Duemiladodici ||
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DOTT. ITALO MARSICOVETERE