Cosa succede all’organismo quando si smette di fumare?

Danacol-info-6.2-fumoFumare danneggia pressoché tutti gli organi. Infatti, le oltre 4 mila sostanze chimiche prodotte dalla combustione del tabacco raggiungono i tessuti esponendoli al rischio di sviluppare un tumore, ma non solo.

Le numerose molecole irritanti presenti nel fumo di tabacco favoriscono infezioni, promuovono l’infiammazione e aumentano il rischio di infarto e ictus. Tutto ciò non fa altro che sottrarre anni di vita ai fumatori e ridurre la qualità delle loro giornate, rendendo difficoltoso lo svolgimento delle attività quotidiane.

Fortunatamente è possibile porre rimedio a questa situazione con un singolo gesto: smettere di fumare.

I benefici di questa scelta sono evidenti a qualunque età si decida di spegnere l’ultima sigaretta, e l’organismo se ne accorgerà già nei 20 minuti successivi.

Gli effetti immediati

Infatti bastano anche meno di 20 minuti dall’ultima boccata di fumo perché la pressione sanguigna torni nella norma, il battito cardiaco si regolarizzi e la temperatura di mani e piedi torni normale.

Nelle 8 ore successive i livelli ematici di monossido di carbonio e di nicotina diminuiscono, mentre quelli di ossigeno ritornano nella norma. Di conseguenza, già 24 ore dopo aver smesso di fumare, il rischio di infarto è più basso.

Nelle 24 ore successive le terminazioni nervose, danneggiate dal fumo, iniziano a ricrescere.

Nel sangue sparisce ogni traccia di monossido di carbonio e di nicotina, e i polmoni iniziano a liberarsi dal muco e dai residui del fumo.

E’ così che, in sole 48 ore dall’ultima sigaretta, il senso dell’olfatto e quello del gusto migliorano. Nel frattempo anche i bronchi si rilassano ed entro 72 ore da quando si è smesso di fumare migliorano sia la capacità polmonare che la respirazione3,4.

Benefici evidenti in pochi mesi

Nell’arco di un periodo variabile tra 2 settimane e 3 mesi i benefici fisici della scelta di smettere di fumare diventano evidenti. La circolazione aumenta, mentre fiato corto e affaticamento diminuiscono.

Accorgersene è semplice: si fa sempre meno fatica a camminare. A 9 mesi di distanza dall’ultima sigaretta anche sintomi come la tosse saranno svaniti, il funzionamento dei polmoni sarà aumentato fin del 10% e si sentirà di avere più energie a disposizione.

I vantaggi a lungo termine

Più passerà il tempo e più i benefici dello smettere di fumare saranno importanti.

Dopo 1 anno il rischio cardiovascolare sarà circa dimezzato rispetto a quello di una persona che stia ancora fumando, ed entro 5 anni anche il rischio di morire a causa di un tumore al polmone diminuirà significativamente. Entro 10 anni le cellule precancerose vengono eliminate e diminuisce il rischio di sviluppare altri tipi di tumore (al cavo orale, alla laringe, all’esofago, al pancreas, ai reni e alla vescica). Infine, a 15 anni di distanza dall’ultima sigaretta, il rischio di morire a causa di un tumore al polmone torna ad essere simile a quello corso da una persona che non ha mai fumato.

I motivi per smettere di fumare, insomma, non mancano: i benefici sono garantiti.

-Pubblicato da Redazione-