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Il capitano De Falco, simbolo di correttezza in un’Italia che va a fondo
Premesso che i militari debbono obbedire agli ordini dei superiori e che i trasferimenti fanno parte della normale vita di chi svolge questo tipo di attività, sorprende la decisione di trasferire a incarichi amministrativi il capitano Gregorio de Falco (nella foto a dx con Schettino a sx).
Bene ha fatto il sen.Maurizio Gasparri a presentare un’interrogazione parlamentare per avere spiegazioni dal ministro competente.
Con la sua determinazione de Falco fu protagonista la notte della tragedia della Costa Concordia gestendo a distanza una vicenda nota a tutti.
Il capitano è assurto in alcuni momenti a simbolo di un corretto comportamento contrapposto a quello del comandante Schettino, tuttora oggetto di un giudizio penale.
Ci auguriamo che i vertici della Difesa valutino questa vicenda perché, pur nel rispetto delle regole, degli avvicendamenti e dei trasferimenti, crediamo che chi si è comportato con grande fermezza come De Falco meriti ascolto.
Non ha fatto piacere, come tanti hanno già, a suo tempo osservato, vedere Schettino eretto a semi docente e non fa piacere sapere che il cap.De Falco invece viene retrocesso in seconda fila.
Così ci chiediamo : “Che Schettino non sia sponsorizzato da qualche ‘forte potere’? Questa è l’Italia dove ‘La Legge è uguale per tutti’?”
-Redazione-
Un dilemma che mi ha sempre angustiato: obbedire agli ordini sbagliati.
I nostri nonni hanno dovuto obbedire agli ordini sbagliati di Mussolini.
Noi oggi attraverso la democrazia dobbiamo dimostrare che chi non sa dare ordini giusti rappresentando la responsabilità deve ANDARE A CASA.
E’ questo a mio parere uno dei nostri grandi problemi.
Chi ha l’onore di rappresentare la dignità, l’onore della responsabilità deve essere all’altezza del compito altrimenti deve ANDARE A CASA.
Parere personale.
Ndr. – Gli ordini sbagliati NON erano certo quelli del cap. De Falco che ordinava al signor Schettino di risalire a bordo; non deve abbandonare la nave in difficoltà “un degno capitano”.
Per quanto riguarda Mussolini, e la nosra NON è apologia del Duce, almeno inizialmente gli italiani MON hanno “dovuto” obbedire agli ordini, se pur sbagliati, ma “lo seguivano”.
Poi chiaramente si sono accorti dell’errore ma era troppo tardi.
E’ pacifico che colui che NON sa dare gli ordini DOVREBBE essere cacciato.
In questo caso NON certamente il cap.De Falco, bensì il signor Schettino.
Non mi riferivo certo al Capitano De Falco ma a chi ha assunto la responsabilità di destinarlo altrove senza precisare le motivazioni quindi d’imperio il che la dice lunga.
Quanto agli ordini del Duce mi riferisco a quelle brave persone che sono state prelevate dal loro ambiente familiare e sono stati destinati al fronte come pecore al macello.
Fra di loro alcuni rientrati nella nostra zona per l’orrore vissuto e per aver partecipato ad un conflitto che loro non volevano. Alcuni per l’orrore vissuto si sono appesi ad un trave con una corda.
In democrazia la responsabilità si condivide.
Una considerazione: in un Paese normale Schettino dovrebbe essere in galera e De falco dovrebbe essere messo al posto di chi ha deciso il suo avvicendamento.
Parere personale
Mi permetto di fare una riflessione.
In questo paese si tende spesso ad elogiare con parole anche altisonanti persone che stanno semplicemente svolgendo il loro compito con correttezza.
In un paese normale non dovrebbe affatto stupire il comportamento di De Falco.
De Falco è un eroe nella stessa misura in cui lo è il chirurgo che opera bene o l’operaio che fa bene il suo lavoro.
Avendo una divisa ha sicuramente una responsabilità in più, ma niente altro.
Quello che non si può sopportare è assurgere al ruolo di VIP (o addirittura docenti…di cosa poi…) gente come Schettino.
Va ristabilito il senso delle cose, senza lodare gente che fa semplicemente il suo dovere e iniziando a colpire seriamente ed esemplarmente i cialtroni.
Il vero dramma, secondo me, è che all’italiano medio purtroppo il cialtrone è sempre piaciuto (si vedano i risultati elettorali per avere conferma) e incredibilmente “fa notizia” che qualcuno faccia il suo dovere.
Ma di questi passi dove pensiamo di andare?