Il Covid è uscito dal laboratorio di Wuhan o ha origine naturale? 

Il  Covid è uscito dal laboratorio di  Wuhan o ha origine naturale?

«Ipotesi ancora aperte al 50%» è quindi più che mai urgente arrivare a determinare l’origine del Sars-CoV-2, per conoscere la vulnerabilità del sistema ma anche per mettere in atto azioni per prevenire il rischio di future pandemie.

Occorre però «trasparenza e collaborazione» da parte della Cina  perchè questo virus che ha determinato nel mondo la pandemia da Covid-19 presenta «peculiarità».

A fare il punto è il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Giorgio Palù, nell’ audizione informale alle Commissioni riunite Esteri e Affari sociali nell’ambito dell’esame della proposta di ‘Istituzione di una Commissione d’inchiesta sulle cause dello scoppio della pandemia di Sars-CoV-2 e sulla congruità delle misure adottate dagli Stati e dall’Oms.

Dunque Commissione di inchiesta e «sarebbe opportuno che l’Europa, nel suo ambito fosse univoca e che ci sia una unità concorde politica nel fare questa richiesta come mi pare adesso ci si stia indirizzando», sottolineando la necessità di una «investigazione a tutto campo».

«Interrogarsi sulle origini di questa Pandemia  è un compito non solo degli scienziati che fanno il loro meglio, ma soprattutto della politica e «far luce su questo è un atto dovuto».

Almeno 4-5 le ‘stranezze’: il Sars-CoV-2 riconosce 10 volte di più recettori umani rispetto agli altri coronavirus;

-mancanza di un ospite intermedio («solitamente questi virus non passano direttamente all’uomo»);

-alcune «sequenze strane, uniche» non oggetto di ricombinazione, che potrebbero essere state acquisite dal virus mediante replicazione in coltura umana;

-se il pipistrello è stato l’ospite naturale di questo coronavirus non riesce più a tornarvi («se si è evoluto dal pipistrello, lo ha fatto in maniera che non conosciamo e quindi non è più in grado di ritornare nel suo ospite»).

-Inoltre «intorno alla caverna dove è stato per la prima volta identificato questo virus la gente non ha anticorpi quindi perlomeno lì non si è diffuso» e, infine, la mancanza di dati.

Quindi, dice, se non abbiamo «collaborazione e trasparenza» da parte della Cina le due ipotesi che il virus sia di origine naturale o che, possibilità che non si può escludere, sia frutto di incidente in laboratorio, «restano aperte», al 50%.

Necessario organizzare un sistema di «registri, revisioni e ispezioni  quando si fanno esperimenti pericolosi o con virus pericolosi o con potenziale pandemico e, da parte della scienza, ispezione di tutti i database.

Abbiamo mezzi potentissimi per modificare un virus; abbiamo forbici molecolari che ci permettono di inserire sequenze dove vogliamo senza che si possa risalire al metodo utilizzato o all’intervento, però basta anche coltivare i virus, e un incidente può avvenire, come negli stessi Stati Uniti, in Cina con il virus del 2002, con la brucellosi.

«La cosa importante è che si sappia».

– Ultimo aggiornamento fonte:il Messaggero-

Pubblicato da Redazione