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Il giornalista Selvi e l’insofferenza di Grillo

Il fondatore del Movimento 5 Stelle si trovava sulla spiaggia di Marina di Bibbona (Livorno), quando verso le dieci del mattino è stato avvicinato da Selvi, che voleva fargli alcune domande. Nient’altro che il suo lavoro.

-“Dopo essermi qualificato – racconta il giornalista – ho fatto alcune domande di politica al signor Grillo con il cellulare acceso. Grillo prima ha cercato di portarmi via il cellulare, poi dopo avermi spruzzato addosso del liquido igienizzante mi ha spinto con forza facendomi cadere indietro da una scala che collega lo stabilimento alla spiaggia”.

Episodio grave, condannato pressoché da tutti, dal mondo politico a quello dell’informazione.

Selvi è andato in ospedale, dove lo hanno fasciato (vedi foto) e dato uno prognosi di cinque giorni per un trauma distorsivo al ginocchio.

Sicuramente poteva andargli peggio, ma non è questo ciò che conta, la cosa più grave, infatti, è che questa reazione violenta è scattata mentre il giornalista stava facendo il proprio lavoro, porgendo delle domande a un personaggio pubblico che, qualche anno fa, ha fondato un movimento politico che oggi governa il Paese.

Viene da chiedersi cosa possa aver scatenato una simile violenza?

Selvi  racconta al “Tirreno” gli stava facendo delle domande di politica.

In particolare sulla tenuta del governo Conte dopo le elezioni e se Grillo abbia, o meno, l’intenzione di farsi il vaccino per il coronavirus (quando ci sarà). In più gli ha chiesto qualcosa sui “no mask“, le persone che, anche di recente, sono scese in piazza per contestare le limitazioni imposte dal governo per arginare il contagio da Covid-19.

Forse è questa insistenza sul virus che ha scatenato la rabbia ingiusta del comico genovese?

-Redazione-