La maionese impazzita dei Cinque Stelle
Posted by redazionefendente on Lug 21, 2021 in cronaca, italia, politica | 0 comments
Tra Conte e Grillo una sorta di armistizio.
Il patto della spigola fatto a Marina di Bibbona stabilisce una pace fittizia tra l’ex premier e l’ex comico.
Una sorta di armistizio per chi non vuole perdere.
Non si tratta certamente di una pace, poiché i due si odiano amichevolmente, dopo gli insulti feroci che si sono lanciati pubblicamente.
L’unico collante è : il potere dato che ambedue hanno compreso che andare avanti sulla strada del dissidio avrebbe portato all’implosione e allo scioglimento del Movimento.
La partita non è affatto chiusa e purtroppo chi ne pagherà il prezzo è la maggioranza di governo e, soprattutto, Draghi.
Vince, l’anima giustizialista e manettara che farà di tutto per bloccare la riforma della giustizia voluta dal ministro Cartabia.
I nostalgici di Conte premier sono sempre tanti e pronti a trame sotterranee e a spargimento di fango; è evidente che nei prossimi mesi vivremo periodi di grave instabilità, tutto a danno del nostro Paese.
Nei pentastellati, o meglio in quello che ne rimane, non vi è nessuna cultura istituzionale, ma anzi domina il disordine istituzionale.
Oltretutto, tra pochi mesi si svolgeranno le elezioni amministrative e a seguire quella del Presidente della Repubblica.
I Cinque Stelle con l’alto numero di rappresentanti seduti in Parlamento dopo il voto del 2018 rappresentano una variante impazzita pericolosa per la stabilità democratica.
Tutto questo potrebbe mutare se a sedere al Colle fosse Draghi. In questo caso, si andrebbe con molta probabilità a elezioni anticipate e non è affatto escluso che i seguaci di Grillo e Conte possano portare a casa una vera e propria debacle.
L’estate e la pandemia rimettono in campo giocatori che fino ad oggi sedevano in panchina.
-di Roberto Caputo- fonte: Pensalibero
Pubblicato da Redazione
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