Le minoranze politiche giudiziose

Schiumano rabbia perché Renzi “con il 2% ha combinato tutto questo casino” ma,  nella nostra storia repubblicana, piaccia o non piaccia, le cose migliori le hanno sempre combinate le minoranze giudiziose, con i loro piccoli partiti. e, se non fai attenzione, rischi di esserne travolto perché è rabbia cieca che non sente ragioni.

Riconosciamo quindi a Renzi il merito di avere dato una salutare scossa ad una situazione che si stava incancrenendo. 

Era evidente che dentro il governo Conte  gli alleati non si sopportavano e, anche gli appartenenti ai due maggiori partiti della coalizione, 5Stelle e PD, non se la passavano bene sotto lo stesso tetto.

E stanno litigando anche ora che è entrato in scena un nuovo direttore d’orchestra con il prestigio di un Mario Draghi.

La mossa è andata a buon fine ed è bene che sia così.

Ma il governo di Conte non lo ha ucciso Matteo Renzi, che altrimenti meriterebbe di chiamarsi Maramaldo.

Conte, invece, dopo un anno e mezzo di traccheggiamenti, aveva perso ormai la speranza di ottenere qualche utile risultato.

Ma – dicono – ha fatto tutto questo casino con un partito di appena il 2%”.

Con questo ragionamento a pera  svelano tutta la loro propensione verso il regime.

Un regimuccio pur che sia,  purché non ci siano rompiscatole a creare problemi. E la cosa da buffa, si fa anche un tantino ridicola.

Renzi si è ridotto al 2% e non siete contenti? Forse lo volevate ammazzare?

Non sono  stati apprezzati i suoi anni al governo.

Sono state scritte  critiche pesanti  quando dalle bocche di chi oggi lancia offese schiumanti di rabbia uscivano, una volta,  languide e ammirate lusinghe.

Ma chi riesce a lasciare un segno con il 2% merita maggiore considerazione, ancor più dovuta se la pensi diversamente.

Perché nella nostra storia repubblicana, piaccia o non piaccia, le cose migliori le hanno combinate le minoranze giudiziose, senza per questo parlare male dei partiti “di massa”.

Si, proprio i fastidiosi e disprezzati partitini, quei partitini che hanno espresso uomini come Einaudi, Saragat, Nenni, La Malfa, Parri, Martino, Rossi, Pannella, Craxi , che sono stati decisivi nelle scelte fondamentali: scelta atlantica, adesione all’Europa, lotte per i diritti civili, diritti sul lavoro, SME, Euro.

Erano partiti più piccoli anche perché non avevano paura a sostenere le scelte impopolari, ed avevano anche l’umiltà di accettare i compromessi se erano utili a compiere comunque qualche passo in avanti.

Ma anche se non si è per   Renzi, quando uno fa una cosa giusta occorre darne atto poichè:

–   delle minoranze giudiziose c’è tanto bisogno e tanta nostalgia.

-Redazione-