Le novità della politica italiana tra siparietti, sgambetti ed (malcelate) ambizioni

Con l’investitura di Giorgia Meloni a condottiera del centrodestra, il Premier ha di fatto connotato il polo conservatore italiano come una vera e propria coalizione di destra.

E creato spazio per un nuovo “polo di centro”.

Nel disegno a sx.: Giuseppe Conte nella penna di Enrico Martelloni

Nel caos della politica italiana in cui, quotidianamente, l’ideologia si scontra con l’amara esigenza di pragmatismo e gli accordi di coalizione naufragano in lotte personali (tra interpreti poco simpatici persino a loro stessi), un barlume di novità sembra farsi strada.

E non solo per il centrodestra.

Archiviato il ventennio berlusconiano, all’orizzonte sembra intravedersi la stagione della lady di ferro della Garbatella.

Per carità, nessuna Margaret Thatcher o Angela Merkel; la cultura italica e la tradizione capitolina non lo consentirebbero, bensì la già Ministra della gioventù: scelta ineccepibile per il secondo Paese più longevo del mondo.

L’investitura è arrivata direttamente da Palazzo Chigi, dal capo del Governo, ovvero dal front-man del campo avverso anch’egli in ansia di legittimazione politica:

Giorgia Meloni.

Preludio ad una “rivoluzione” del sistema politico italiano da circa 30 anni vittima di una logica da“guerra fredda interna” con coalizioni contrapposte finalizzate non tanto all’alternanza quanto all’annientamento del “centro”.

Ma come sempre, niente avviene per caso. E tutto si tiene; soprattutto in politica.

Con l’investitura della leader di Fratelli d’Italia a condottiera del centrodestra, il Premier ha di fatto connotato il polo conservatore italiano come una vera e propria coalizione di destra.

Una mossa che potrebbe avere due conseguenze assai significative (e non troppo lontane): imporre una chiarificazione altrettanto radicale a sinistra (per la leadership rossa si è candidato da tempo -l’attuale “barman” di lusso- Alessandro Di Battista), liberando -da destra come da sinistra- le energie per un eventuale nuovo “polo di centro” (con parte del PD e dei 5 Stelle, Italia Viva, moderati vari e Forza Italia) alla cui testa Giuseppe Contevede solo sé stesso’.

Pensar male si fa peccato ma …

– fonte: Pensalibero del 4 agosto 2020– art.di Daniele Marchetti –

Pubblicato da Redazione