Meloni e Salvini contro Vauro: botta e risposta sulle Foibe

Il giorno del Ricordo delle Foibe diventa pretesto per lo scontro tra il vignettista e i due leader del centrodestra

Nemmeno di fronte ad una strage il dibattito politico si accenna a fermare.

E così anche il Giorno del Ricordo per non dimenticare l’eccidio delle Foibe diventa terreno di scontro tra destra e sinistra.

In questo caso i protagonisti sono da una parte Vauro Senesi, il  vignettista, dall’altra i leader del centrodestra  rispettivamente della Lega, Matteo Salvini, e Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che non se le sono mandate a dire.

Ha cominciato Vauro, che, ha disegnato una vignetta ( foto) in cui due uomini, uno somigliante a Salvini con tanto di barba, “fanno casciara”, così recita la vignetta, con la grancassa nel giorno delle Foibe, di fatto scaricando le colpe della tragedia sui comunisti dell’epoca.

Il vignettista ha poi spiegato all’Adnkronos puntando il dito:

-“La ‘Giornata del Ricordo’ non può essere trasformata in quella della dimenticanza. Purtroppo quando la pietà umana diventa un alibi, per il modo in cui è stato istituito, il ‘Giorno del Ricordo’ diventa un volgare e trucido strumento di propaganda sovranista e neofascista. Salvini parla di vittime del comunismo? E io trovo ripugnante l’uso strumentale di questa ricorrenza”.

Matteo Salvini  ha risposto, come di consueto dalle sue pagine social riprendendo le parole di Vauro e scrivendo:

-“Niente, Vauro proprio non ce la fa a non odiare, persino nel Giorno del ricordo dei Martiri delle Foibe”.

Gli ha fatto eco Ignazio La Russa:

-“Se la verità è quella che raccontano lui e l’Anpi negazionista mi chiedo perché per decenni non ne hanno mai parlato e anzi hanno cercato in tutti i modi di cancellare dalla memoria nazionale foibe e dramma degli esuli”.

Giorgia Meloni è andata oltre rilasciando, sempre all’Adnkronos un’intervista in cui ha attaccato il negazionismo di Vauro:

-“Il compagno Vauro, ormai caduto nel delirio totale, dice che il ‘Giorno del Ricordo’ non è altro che un ‘trucido strumento di propaganda sovranista’. Poco importa a questo odiatore e negazionista seriale se con le sue parole insulta la memoria dei martiri italiani delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”.

-Fonte: Virgilio.it-

Pubblicato da Redazione