Pelù contro Renzi: ecco le vere ( poco nobili ) ragioni del cantante

pPiero Pelù era direttore artistico dell’ ‘Estate fiorentina’, ma fu cacciato dal neo eletto Renzi, che lo ha sostituito gratuitamente con Ventrella

Piero Pelù, forte del consenso popolare accumulato negli anni con la musica e recentemente con “The Voice”, ha ripetutamente attaccato il Premier Matteo Renzi durante il concerto del Primo Maggio, tra gli applausi di una folla più confusa che persuasa.

L’ex leader dei Litfiba, con un foglio scritto ad hoc ha letto questo discorso preparato: “Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo il lavoro. Il non eletto, il boy scout di Licio Gelli, deve capire che in Italia abbiamo un nemico interno che si chiama disoccupazione, che si chiama corruzione, voto di scambio, n’drangheta, camorra.

Ma dietro a questo così forte astio c’è solamente una netta posizione politica o anche ragioni personali?

E’ quindi opportuno sapere che: Pelù era Direttore Artistico dell’Estate Fiorentina, incarico per il quale percepiva dal comune di Firenze 72 mila euro all’anno, nominato (non eletto) dal vecchio sindaco Domenici.

Non appena Renzi nel 2009 è stato eletto lo ha sostituito, con uno semi-sconosciuto, ma bravissimo Riccardo Ventrella, Direttore del Teatro della Pergola, che “non ha mai percepito soldi per il nuovo incarico” e che è riuscito a portare tra l’altro a Firenze gente del calibro di Springsteen, Madonna, i Radiohead e tanti altri.

Un consiglio: “Prima di applaudire e inneggiare al “nobile gesto” di una persona bisognerebbe vedere se dietro ci sono ragioni personali”.

-Pubblicato da Redazione-