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Perché uno dei bolidi più famosi e amati del mondo: la Ferrari “è rossa?”

Curiosità.

Nelle gare di velocità tra automobili, che hanno dato vita all’automobilismo sportivo internazionale intorno agli anni ’30 del secolo scorso, ogni nazione partecipante veniva indicata con un colore specifico:

la Gran Bretagna aveva il verde, la Francia il blu, la Germania l’argento, gli Stati Uniti la combinazione di bianco e blu e l’Italia il rosso.
Ad adottarlo per prima nelle competizioni ufficiali tra le due Guerre Mondiali fu l’Alfa Romeo, seguita a ruota dalle monoposto di Enzo Ferrari, e:

se il rosso Alfa era scuro, però, per i “gioielli” di Maranello venne scelta una sfumatura più brillante, un inconfondibile rosso fuoco.
Ci fu anche un anno, il 1964, in cui la Ferrari si presentò sulle griglie di partenza con delle vetture bianche con una striscia blu, per protestare contro la Federazione Italiana Automobilismo che, secondo il patron del Cavallino, aveva penalizzato la sua scuderia in una causa internazionale.
Anche se gli sponsor della moderna Formula 1 hanno mandato in pensione la tabella dei colori degli Stati, la Ferrari ha sempre mantenuto il suo “rosso corsa” originale per correre nei Gran Premi e far sognare i suoi tifosi in tutto il mondo.

Le auto da strada, invece, sono da anni prodotte anche di altri colori, specialmente giallo e nero, per accontentare i gusti dei pochi, ricchissimi clienti che se le possono permettere.
Bene, oggi, comunque, abbiamo spiegato “il  perché la Ferrari è rossa!”

-Pubblicato da Redazione-