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Quaranta ” anni fa: la strage alla stazione di Bologna / Ricordiamo Roberto Procelli
Il 2 agosto 1980 Bologna fu teatro di una delle più gravi tragedie della storia repubblicana: con la bomba alla Stazione Centrale la città viene colpita al cuore, qualche anno dopo l’attentato dell’Italicus e quattro anni prima di quello del Rapido 904.
La reazione della popolazione fu immediata: sin dagli istanti successivi alla detonazione accorsero sul posto volontari di ogni età, forze dell’ordine locali e vigili del fuoco, la cui opera di soccorso è stata meritevole di Medaglia d’Oro al Valore civile.
Gravissimi però furono i depistaggi tanto che restano zone d’ombra sui ‘veri’ attentatori.
Nella foto è visibile la stazione di Bologna negli istanti successivi alla strage, in particolare l’orologio della facciata ovest dell’edificio, con le lancette ferme alle ore 10:25, che é diventato il simbolo di quel tragico sabato 2 agosto, in cui persero la vita 85 persone e altre 200 riportarono gravi ferite, fisiche e psicologiche.
Tra le Vittime innocenti anche un giovane militare anghiarese che stava tornando in licenza: Roberto Procelli (foto)
Qualche giorno dopo, il 6 agosto 1980, in città si svolsero i funerali a cui parteciparono persone arrivate da tutta Italia per dimostrare solidarietà alle vittime e protestare contro il terrorismo.
Oggi a 40 anni dall’splosione sono ancora sconosciuti i nomi dei mandanti e i moventi dell’attentato.
-Redazione-
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