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MIGRANTI: tornano gli sbarchi
Navi, barche fantasma e rotta balcanica: l’invasione è ripartita. Il ministro bloccato da toghe, sindaci e Ong
Gli sbarchi sono ricominciati. Come tutte le estati.
Nonostante il ministro dell’Interno, nonostante i tanti annunci fatti e i porti chiusi.
A parole.
Perché, nei fatti, come dimostra lo sbarco di ieri a Pozzallo, sulle nostre banchine continuano ad arrivare i migranti.
Perché in ballo non ci sono solo Salvini e la sue dichiarazioni, ma una intera galassia di istituzioni che si mettono di traverso al Viminale.
E che tifano invasione.
Un piccolo elenco:
-i sindaci che, nonostante le indicazioni di Roma, spalancano le porte delle loro città agli immigrati.
-I giudici – come quelli finiti nella maldestra «lista» del leader della Lega – che bloccano ogni tentativo di drenare i flussi e sprecano il loro tempo cercando di portare alla sbarra lo stesso ministro.
-Le Ong, che continuano a pirateggiare indisturbate nel Mediterraneo e a fornire il loro servizio di taxi.
-E poi ci sono i Paesi dell’Unione che non collaborano e hanno buon gioco nel trasformare l’Italia nel campo profughi della Ue.
-Un asse trasversale che va dalla sinistra chic di Macron – che blinda ermeticamente i suoi confini – ai sovranisti che sono amici di Salvini, ma evidentemente non abbastanza da accettare le quote di redistribuzione dei migranti.
-E poi, ancora, tutto un retroterra culturale che nel nome del buonismo cerca di far passare per cattivismo ogni legittimo tentativo di regolamentare l’immigrazione e i respingimenti: dall’associazionismo cattocomunista al Vaticano, passando per tutto il ceto cultural-intellettuale che conta.
-Francesco Maria Del Vigo – tratto da: il Giornale.it-
Pubblicato da Redazione
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