Roma, due detenuti evasi dal carcere di Rebibbia

L’allarme è scattato poco prima delle 12 di ieri 03 giugno, mentre la fuga potrebbe essere avvenuta nella notte. 

Stando alle prime informazioni, i due detenuti sono Lil Ahmetovic, 46enne nato in Croazia, e Davad Zukanovic, un 40enne di Olbia.

Entrambi sarebbero di origini nomadi erano in prigione per reati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione.

A quanto emerge da una prima ricostruzione della dinamica, i soggetti avrebbero segato le sbarre della cella e si sarebbero calati nel cortile “con una manichetta dell’acqua” (secondo il Sappe, ossia il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria), per poi scavalcare il muro di cinta, favoriti dal probabile mancato funzionamento del sistema anti-scavalcamento e dal fatto che non ci sono le sentinelle della Polizia Penitenziaria sul muro di cinta.

Un fatto grave, che è conseguenza di una sottovalutazione degli allarmi lanciati dal Sappe negli ultimi giorni.

Il segretario Donato Capace ha affermato:

-“Questa evasione è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della Polizia Penitenziaria, che ha 7mila agenti in meno”.

Ha poi ricordato che:  proprio pochi giorni fa il Sappe aveva richiamato l’attenzione sulle criticità della Casa di reclusione di Rebibbia, a cui si chiede di rimediare con l’assunzione di almeno 10 agenti. L’episodio di questa notte evidenzia tutta la fragilità del sistema carcerario. Abbiamo bisogno che si presti la giusta attenzione al sistema carcerario italiano che fa acqua da tutte le parti. Lo Stato deve riprendere il controllo delle carceri, che al momento sono senza dubbio sotto il controllo dei delinquenti e delle organizzazioni criminali“.

-Notizia ©Ansa-

Pubblicato da Redazione