Sanità: da gennaio liste con priorità anche per l’oculistica

51.000 all’anno le richieste (in continuo aumento).

DSC_0053(2)Tempo di ogni visita portato da 15 a 20 minuti. Azienda al lavoro per migliorare i servizi e non per smantellarli. In Valdarno stanno partendo altre 10 ore di sedute ambulatoriali a settimana

Montevarchi – La gestione delle visite oculistiche nella zona del Valdarno è attenzionata e sottoposta proprio in queste settimane ad una sua riorganizzazione.

L’intera provincia di Arezzo è caratterizzata da una forte richiesta di visite oculistiche (siamo nell’ordine delle 50.000 all’anno). Visite che chiaramente sono di tutti i generi: per motivi contingenti, per problemi temporanei, per cronicità, per correlazione ad altre malattie. Finora si è sempre proceduto con una distinzione fra “prima visita” e “visita programmata o differita”.
Nel corso degli anni questa distinzione si sta rivelando non più congrua. L’aumento di età media e l’aumento di malattie degenerative, sta facendo crescere il numero di richieste di visite e anche delle eventuali successive prestazioni.

Le cifre – Ogni anno nella Asl8 vengono prenotate (ed eseguite) più di 50.000 visite :nel dettaglio sono state 49 mila nel 2013, di cui 19 mila prime visite e 30 mila controlli, e nel 2014 52 mila (21 mila prime visite e 30 mila controlli). A queste vanno aggiunte sia per il 2013 che per il 2014 rispettivamente 11.500 e 12.000 prestazioni strumentali e chirurgiche. Quindi c’è anche un aumento. Nello specifico del Valdarno aretino, che per la qualità dei suoi professionisti ha comunque anche un effetto di richiamo soprattutto per gli abitanti del Valdarno fiorentino, i numeri ci dicono che le prime visite sono state 5.000 nel 2013 e 5.500 nel 2014.

La rete aziendale – Come per ogni altra prestazione offerta dall’azienda, anche nel settore dell’oculistica quando un cittadino si presenta per la prenotazione viene informato dei tempi di attesa nella propria zona, ma viene anche offerto un ventaglio di altre possibilità in altre zone. Va detto che proprio per l’alto numero di prestazioni e per una omogenea distribuzione delle risorse umane, non ci sono grandi differenze da zona a zona. Ma questo evita che un cittadino si senta rifiutare la prenotazione: in una delle sedi aziendali, la visita potrà essere prenotata.
Attualmente per le prime visite entro 15 giorni viene garantito l’appuntamento sempre in almeno una zona come richiede la normativa regionale. Per le programmate o di controllo si va 7 ai 10 mesi.

Ora si cambia – Proprio di fronte a questo problema l’Azienda sta compiendo dei cambiamenti profondi, e come tali hanno necessità di entrare nella loro piena operatività, creando in chi non conosce il percorso, qualche perplessità. Proviamo a spiegare. Dall’estate è stato deciso di allungare da 15 a 20 minuti il tempo di ogni visita. Poiché la visita oculistica è un esame complessivo dell’occhio composto da più prestazioni, l’allungamento del tempo è volto a garantire una maggiore accuratezza nella esecuzione della prestazione. Ovviamente questo ha portato ad un aumento del 25% del tempo necessario, al quale c’è da aggiungere un ulteriore aumento complessivo dovuto all’aumento delle richieste. Sulla parte dei controlli e della diagnostica strumentale si stanno mettendo in campo anche altre professionalità (tipo gli ortottisti) e si lavora alla creazione di una agenda specifica.
Poi, anche per le visite oculistiche, l’azienda intende adottare la procedura delle liste di priorità. Si garantirà da gennaio 2016 una agenda per le visite urgenti (da eseguire entro pochi giorni), una per le visite brevi ed una per le differibili. Le visite di controllo potranno perciò essere prenotate con largo anticipo ed a cura dello stesso specialista che ha in carico il paziente.

Nessuno smantella nulla – A fronte di questo lavoro, impegnativo sul fronte organizzativo e delle risorse messe in campo, c’è chi afferma che l’Azienda sta creando ad arte disservizi per smantellare l’ospedale. E’ vero esattamente il contrario. Ed i primi a sentirsi colpiti da affermazioni del genere sono i professionisti che in prima linea stanno studiando percorsi appropriati volti ad eliminare le criticità, oggi messi all’indice come incapaci di dare risposte adeguate per un fantasioso disegno di natura politica. Tant’è che proprio in queste settimane, dopo le selezioni di legge e su delibera approvata nell’estate scorsa, stanno partendo in tutte le zone sedute aggiuntive, che per il Valdarno saranno addirittura di 10 ore settimanali.
-Comunicato stampa Asl8-
Pubblicato da Redazione