Sansepolcro: Mozione del PD votata all’unanimità
Comunicato stampa del Pd biturgense .
Sansepolcro – Durante la seduta del Consiglio Comunale del 29 agosto 2012, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato un’importante mozione a sostegno del ruolo della Provincia di Arezzo la quale, con soddisfazione del gruppo, è stata votata all’unanimità dal Consiglio Comunale, con la sola eccezione del Consigliere Bianchi, il quale ha abbandonato l’Assise prima della votazione, non senza peraltro aver alimentato una polemica non corrispondente al vero relativamente al fatto che il Consiglio Comunale non si riuniva da 72 giorni.
Si rende noto, infatti, che la decisione di rinviare il Consiglio a fine agosto è stata presa all’unanimità dalla conferenza dei Capigruppo.
Bianchi, prima di uscire, ha anche tenuto un’”arringa” sull’importanza della Provincia di Arezzo e la sua sopravvivenza. Peccato che poi non abbia votato la mozione.
Si coglie l’occasione anche per esprimere la desolazione causata dall’atteggiamento tenuto in sede del Consiglio dai rappresentanti delle forze di opposizione i quali, eccitati dalla presenza del numeroso pubblico di quella sera, hanno disonestamente sferzato una serie di attacchi pretestuosi all’Amministrazione portando il discorso ad un livello basso e meschino, sia dal punto di vista politico che umano, fatto di mera volontà di rivalsa e cattiva fede.
Ricordiamo che l’Amministrazione è composta da un nucleo di persone che lavorano con impegno e costanza e al meglio delle loro possibilità, nonostante la difficile situazione attuale, i tagli di trasferimenti e la evidente mancanza di collaborazione di chi dovrebbe investire le proprie energie in partecipazione costruttiva e propositiva.
–Il Partito Democratico di Sansepolcro-
Ecco il testo integrale della mozione:
Il Consiglio Comunale di Sansepolcro
Visto il Decreto del Governo Nazionale che tende a ridurre il numero delle Provincie presenti sul territorio nazionale;
Ritenuto fondamentale dare avvio ad una revisione complessiva della macchina della pubblica amministrazione, rendendola più snella e vicina alle esigenze dei cittadini e delle imprese;
Ritenuto che il ruolo delle Provincie è stato fondamentale per definire uno sviluppo armonico e equilibrato dei territori della nostra nazione;
Visto che in particolare il ruolo svolto dalla Provincia di Arezzo è da sempre stato fondamentale nel raccordare le istituzioni locali (Comuni e Unioni dei Comuni) permettendo uno sviluppo bilanciato di tutto il territorio provinciale, diviso per zone geograficamente ed economicamente spesso molto diverse;
Constatato che, a norma dell’attuale legge nazionale, la Provincia di Arezzo ha attualmente i requisiti per poter continuare a svolgere il proprio ruolo;
Considerato che la soppressione dell’Amministrazione Provinciale determinerebbe effetti negativi a catena anche relativamente ad altri enti, decretando un impoverimento del nostro tessuto economico che comunque oggi, anche in fase di crisi, produce uno dei PIL più importanti della Toscana;
Considerato che il Decreto del Governo da alle Regioni e ai CAL il compito di formulare proposte di riforma istituzionale degli organi provinciali;
Visto l’attuale dibattito che si è sviluppato nei media locali attorno alla persistenza o meno della Amministrazione Provinciale di Arezzo;
Considerata sbagliata l’idea attualmente in discussione di dividere in tre macro- aree la Regione Toscana, con un’area a Sud di dimensioni difficilmente governabili;
Delibera
Di proporre al CAL Toscano, per mezzo della propria rappresentanza istituzionale, e al Consiglio Regionale Toscano il mantenimento in essere della Amministrazione Provinciale di Arezzo, anche alla luce degli attuali numeri (abitanti e km) espressi dal nostro territorio;
In subordine, e solo dopo una attenta ed accurata disamina, di vedere riconosciuto ad Arezzo il ruolo di capoluogo della eventuale nuova Provincia, questo non solo alla luce dell’attuale Legge Nazionale ma anche per il ruolo economico e sociale che il nostro territorio svolge per l’intera Toscana ;
Di inviare detta Delibera al CAL Toscano e al Consiglio regionale Toscano.
IL già lo vedo il Governatore Rossi che cambia idea sulla cancellazione della Provincia di Arezzo e sulla annessione coatta a Siena dopo questo ponderoso ordine del giorno del solerte Pd.
Vi siete fatti fregare la Diga, l’acqua della Diga che annaffia la Valdichiana il Valdarno il Trasimeno, Firenze, Arezzo ma gli agricoltori valtiberini sono a spendere migliaia di euro per pompare l’acqua dai pozzi come nel medioevo.
In più ora, dopo aver ricoperto di preferenze il Ceccarelli per fargli fare l’assessore regionale (più di 8000 preferenze prese il più votato alle primarie di tutta la Toscana e forse di tutta Italia) gli hanno preferito chi non si era nemmeno messo in lizza ma coperto dai senesi.
Ora ci tolgono anche la Provincia di Arezzo andando contro le regole (peraltro ridicole) del Governo Monti, ma si sa il Pd è oltre, il Pd è avanti e pensa ad una annesisone coatta di una supermega provincia (magari prevedendo il supermegadirettoregenerale di fantozziana memoria) annettendo il Comune di Sestino a quello di Orbetello cosa ridicola se non fosse vera. In più per quanto riguarda il Comune di Sansepolco il Pd ha candidato un Sindaco che nemmeno era toscano (quindi al borgo nemmeno un sindaco autoctono è stato riconosciuto dal Pd).
In tutto questo casino il vero problema del Borgo è che il Bianchi non vota una ridicolaggine che nulla dice rispetto alle vere responsabilità politiche di tutto questo??? L’unico che ha avuto le PALLE di dire le cose come stanno è il SINDACO DI AREZZO FANFANI, che guarda caso ha origini biturgensi e che magari potrebbe insegnare a molti come si fa politica, quella con la P maiuscola.
Ma che si aspetta a fare giuste rivendicazioni che ci spoglino anche dei panni cha abbiamo in dosso???
Io sono con FANFANI l’UNICO CHE CI STA RAPPRESENTANDO TUTTI E CHE FA I NOSTRI INTERESSI forse perchè non deve chiedere nulla con il cappello in mano.
“Delibera di proporre”. Non ci vuole essere insegnanti di italiano per comprendere le ragioni dell’abbandono dall’aula di un insegnante di diritto. E poi “In subordine e solo dopo un’accurata e attenta disamina”. Un certo signor Veltroni ha insegnato a questo partito le arringhe depretiane. Da allora è bella quella collina, ma anche la piana, è giusto quello ma anche quell’altro, è bello il bianco, ma anche il nero etc. Questa mozione evidenzia una cosa semplice, come per il servizio idrico, che non si ha gli attributi per prendere posizioni decise e chiare contro chi sta sopra all’interno dello stesso partito che Governa miseramente il nostro territorio(vedasi Diga). E’ come il cane che si arrabbia. Abbaia, almeno tenta di farlo, vorrebbe azzannare il padrone con in mano il palo che lo sgrida, ma resta immobile a terra. Questo è il significato di questa mozione!Per questo RIGOVERNERA’ BERLUSCONI così come la Regione Toscana. Da una parte lo spero così questi signori tornano a lavorare e a fare quello che sanno fare!
Mirco Meozzi
La mozione del PD di Sansepolcro nelle strategie centrali vale quanto la carta che si usa alla toilette; una struffata e via tanto per ripulire sommariamente una immonda parte del corpo.
A quel consiglio comunale c’ero. Il mio primo consiglio comunale. La cosa che mi ha fatto riflettere di più è una frase che ha detto il sindaco e che mi ritrovo anche su questo articolo: “Si coglie l’occasione anche per esprimere la desolazione causata dall’atteggiamento tenuto in sede del Consiglio dai rappresentanti delle forze di opposizione i quali, eccitati dalla presenza del numeroso pubblico di quella sera, hanno disonestamente sferzato una serie di attacchi pretestuosi all’Amministrazione portando il discorso ad un livello basso e meschino, sia dal punto di vista politico che umano, fatto di mera volontà di rivalsa e cattiva fede”. Questo per far capire quanto la vita “politica” sia lontana dalla vita “cittadina”. Ci rendiamo conto? Loro si eccitano alla vista del cittadino, perché probabilmente, il comune, non è il luogo più adatto per un cittadino. Riflettiamo e torniamo davanti a chi ci amministra anche se è “noioso” perché è l’unico modo per il cittadino di riprendersi la propria dignità. E questo vale per ogni aspetto/argomento.
Con questa frasetta leziosa e servile, degna di Minzo-lingua, hanno già detto tutto! Il PD biturgense rinuncia umilmente e servilmente (e con una leccatina) a dare ad Arezzo la gestione della maxi-provincia a causa degli interessi superiori di partito che vogliono fortemente dare la gestione a Siena (corrotta e indebitata). Ma non ha ancora fatto i conti con l’Oste, ovvero i cittadini, che non vorranno più essere rappresentati da questi servitori di partito