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Scoperta dell’America: i Vichinghi prima di Cristoforo Colombo? I nuovi studi

Scoperta dell'America: i Vichinghi prima di Cristoforo Colombo? I nuovi studi
La scoperta dell’America potrebbe essere da attribuire ai Vichinghi e non a Cristoforo Colombo.

Ecco le prove fornite dall’Università di Groningen

Nei libri di storia, fin dai tempi della scuola, tutti abbiamo letto che lo scopritore delle Americhe fu Cristoforo Colombo, un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova.

Ora però, in base ad alcuni recentissimi studi accademici olandesi, la storia potrebbe essere riscritta.

Infatti, pare che Colombo non sia stato il primo europeo a raggiungere le Americhe. Furono i Vichinghi a giungervi già diversi secoli prima del 1492. Tanto da essere attivi nel continente americano almeno a partire dal XI secolo.

Ad affermare ciò sono gli scienziati dell’Università di Groningen, località dei Paesi Bassi. Ecco di seguito le ultime novità sui veri autori della scoperta dell’America.

Secondo le ricerche effettuati dai citati scienziati, i Vichinghi avrebbero percorso con le loro grandi navi distanze anche assai considerevoli, fino a stabilirsi a L’Anse aux Meadows, Terranova, in Canada.

Ricordiamo brevemente che i Vichinghi (o “Vikingr”, in antica lingua norrena) sono stati quel popolo di esploratori, commercianti e guerrieri scandinavi che, tra l’VIII e la metà dell’XI secolo,  condusse i suoi traffici e le sue conquiste in Europa, Asia e nell’Atlantico del Nord.

Se in passato era già ben nota l’ampiezza dei loro spostamenti ed attività, ora in base agli studi effettuati all’Università di Groningen, pare sia stata individuata la data della loro prima attività transatlantica.

Ebbene sì: se detti studi sono da considerarsi fondati su elementi e prove certe, la migrazione dell’umanità dal Vecchio Continente a quello che fu denominato il Nuovo continente – o Continente Nuovo – iniziò attorno all’anno 1000 d.c. e non dal 1492, ossia l’anno della scoperta dell’America, secondo la linea tradizionale.

In buona sostanza, Cristoforo Colombo sarebbe arrivato dopo i popoli nordici.

Essendo studi accademici, non potevano mancare le prove circostanziate di quanto affermato dagli scienziati olandesi sulla scoperta dell’America.

Ebbene: sono stati trovati tre legni che recano un taglio compiuto con un materiale metallico non prodotto dalla popolazione indigena americana. La località è la citata L’Anse aux Meadows, in Canada.

In particolare, gli scienziati hanno potuto scoprire l’anno esatto dei legni in virtù delle tracce di una imponente tempesta solare dell’anno 992 d.C. che ha infatti lasciato un segnale radiocarbonico negli anelli degli alberi.

Ecco perchè la tesi dell’Università di Groningen sulla scoperta dell’America non appare di certo fantasiosa.

Le ipotesi anteriori sulle date della presenza dei Vichinghi nelle Americhe si fondavano soltanto sulle saghe islandesi, ossia storie orali poi definite in forma scritta soltanto diversi secoli dopo gli eventi raccontati. In esse erano narrati gli incontri tra gli europei e gli indigeni americani. Oggi grazie ai progressi della scienza e agli studi citati, la storia potrebbe essere riscritta.

-art di Claudio Garau-