Siria,i turchi assaltano Manbij / Gli Usa si ritirano da Kobane

Foto. © ANSA/AP

Le truppe turche hanno iniziato insieme alle milizie arabe filo-Ankara l’offensiva su Manbij, località strategica controllata dai curdi a ovest del fiume Eufrate.

Lo riferisce via Twitter un leader degli stessi combattenti filo-turchi, Mustafa Seijari.

Forze Usa si sono ritirate da Kobane – Le forze speciali americane si sono ritirate dalla loro postazione a sud di Kobane, dove si trovavano a difesa delle milizie curde dall’offensiva turca nel nord-est della Siria. Lo riferisce la Cnn turca.

Nell’area potrebbero però giungere nelle prossime ore le forze armate di Damasco, cui i curdi hanno chiesto protezione da Ankara.

Colloquio comandanti eserciti Turchia-Russia – I capi di stato maggiore delle forze armate di Turchia e Russia, generali Yasar Guler e Valery Gerasimov, hanno avuto questo pomeriggio un colloquio telefonico sull’operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria. Lo riferisce l’esercito di Ankara, senza fornire dettagli sul contenuto del confronto, che giunge dopo l’intesa tra le forze curde e il regime di Damasco sostenuto da Mosca per frenare l’offensiva turca.

Saliti a 560 i terroristi neutralizzati  – È salito a 560 il numero dei “terroristi neutralizzati” (cioè uccisi, feriti o catturati) dall’inizio dell’operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria. Lo riferisce la Difesa di Ankara, aggiornando la cifra precedente di 550. Il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva poi precisato che 500 erano stati uccisi, 26 feriti e 24 si erano arresi alle forze turche e ai loro alleati.

Il punto di vista di Erdogan :

“Andremo fino in fondo. Siamo determinati. Finiremo quello che abbiamo iniziato”.

Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, confermando l’intenzione di non interrompere l’offensiva contro i curdi nel nord-est della Siria.

 Le reazioni intyernazionali: sono in arrivo “grandi sanzioni” sulla Turchia.

Decreto italianoNelle prossime ore l’Italia varerà un decreto ministeriale “che devo firmare come ministro degli Esteri” per bloccare “l’export di armamenti verso la Turchia per tutto quello che riguarda il futuro dei prossimi contratti e dei prossimi impegni”,  annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a margine del Consiglio europeo.

.-“Non è vero che l’Italia è rimasta indietro” sull’embargo alle armi alla Turchia, l’Italia è capofila di una decisione forte dell’Ue sul tema, ma deve essere unitaria, altrimenti non è efficace – ha affermato il premier Giuseppe Conte – . Se siamo capofila di una simile decisione non vuol dire mica che vogliamo vendere armi a Ankara”.

L’esito del Consiglio europeo.  “L’Ue condanna l’azione militare della Turchia che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione”.

Si legge nel testo di conclusioni del Consiglio esteri dell’Ue sull’offensiva militare di Ankara nel nord est della Siria, in cui si sancisce anche “l’impegno degli Stati a posizioni nazionali forti rispetto alla politica di export delle armi”. Inoltre nel documento si richiede un “incontro ministeriale della Coalizione internazionale contro Daesh”.

Crisi umanitaria. In questo momento nel nord est della Siria, l’area interessata dagli scontri con l’esercito turco, ci sono 200mila profughi e 1,5 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria, con un forte rischio di malattie infettive, afferma l’Oms dicendosi ‘gravemente preoccupata’ per la situazione, anche per gli attacchi che stanno subendo gli ospedali e le altre strutture sanitarie.

C’è anche una attivista per i diritti delle donne, Hevrin Khalaf, 35 anni, tra i 9 civili trucidati ieri a sangue freddo dai miliziani filo-turchi nel nord-est della Siria.

Oggi almeno 14 civili sono rimasti uccisi nel nord est, dove da cinque giorni è in corso l’offensiva di forze turche e i miliziani filo-Ankara contro le milizie curde.

Lo afferma l’Osservatorio siriano per i diritti umani.

-da  Redazione ANSA –14 ottobre 2019 ore 19:21 News –

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