“Cinque anni di reclusione per il reato di concussione, un anno per l’accusa di prostituzione minorile, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Sono le richieste formulate dal pm Ilda Boccassini per Silvio Berlusconi, imputato unico nel processo Ruby.
Milano – Il magistrato non ha ritenuto “meritevole” l’ex premier delle attenuanti generiche, anche l’interdizione legale per sei anni. Le richieste sono arrivate al termine una lunga requisitoria, durata oltre quattro ore e interrotta da due pause, nel corso della quale il procuratore aggiunto ha rivendicato il “rigore processionale” e ricostruito senza mostrare dubbi la storia della giovane marocchina e delle notti di Arcore. “Non ci sono dubbi” che Ruby “si prostituisse” ne’ che “avesse fatto sesso con l’imputato e ne aveva ricevuto benefici”, ha affermato in aula Boccassini; sotto i tre ‘organizzatori’ Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti aveva preso forma “un sistema prostitutivo per il soddisfacimento dell’ex premier”.
Berlusconi, nella ricostruzione del pm, non poteva non sapere che Karima fosse minorenne, dal momento che Fede, con cui il presidente del Pdl “aveva un rapporto di fedelta’”, ne era a conoscenza. La ragazza, dal canto suo, e’ stata “vittima del sogno italiano” in negativo, quello che hanno “le ragazze delle ultime generazioni” i cui unici obiettivi sono “entrare nel mondo dello spettacolo e fare soldi”. Ruby, secondo Ilda Boccassini, “e’ una giovane di furbizia orientale”, “non ha come obiettivo il lavoro, la fatica, lo studio ma accedere a meccanismi che consentano di andare nel mondo dello spettacolo”. -(da Affaritaliani.it)-
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