70 anni dopo:
LA STAZIONE DI ANGHIARI – RENICCI
4 chilometri e 400 metri
Domenica 27 Gennaio 2013, ore 11
Programma:
1. Adunata/Partenza dalla Vecchia STAZIONE del treno di Anghiari, dove scendevano gli internati prima di essere trasferiti, a piedi, verso il Campo d’Internamento Fascista e Badogliano n.97 di Renicci
2. Camminata con due soste intermedie, con testimonianze, dispacci del Ministero della Guerra, musiche e canti
3. Arrivo al Giardino della Memoria (Località Renicci, La Motina). Messa in riga dei partecipanti per degustare il “rancio dell’internato” (*)(realizzato secondo la circolare del Ministero della Guerra del 23 febbraio 1942). Performance finale (ore 14.00 circa)
- Saluto delle Autorità
La partecipazione è gratuita. Si consiglia tuttavia di prenotare la camminata e successivo rancio, al numero 339 2464939 (Rossano Ghignoni) o per mail agli indirizzi: informagiovani@comune.anghiari.ar.it oppure teatrodianghiari@libero.it
Presso il Giardino della Memoria, verranno raccolti fondi da destinare al Museo della Resistenza (fondato da Odilio Goretti), per sostenere la ricerca sulle azioni di resistenza non-violenta in Valtiberina, in collaborazione con l’Associazione Cultura della Pace, che da anni si occupa della promozione e della divulgazione della Cultura della Non-Violenza.
Testi e performance: Andrea Merendelli
Percorso: Rossano Ghignoni
Musiche: Mario Guiducci e la Compagnia dei Ricomposti
Pasto degli internati: Sergio Cappetti
Assistenza: Stefan Schweitzer
(*) Il “rancio dell’internato”, è il pranzo ordinario distribuito secondo la Circolare del Ministero della Guerra del 23 febbraio 1943 (n.2064/2595) per civili internati a scopo repressivo, prevedeva giornalmente:
– 150 gr di pane (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 66 gr di pasta o riso (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 10 gr di carne con osso (2 volte la settimana)
– 20 gr di legumi secchi o verdure (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 7 gr di surrogato di caffè (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 15 gr di zucchero (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 13 gr di lardo oppure olio (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 15 gr di conserva di pomodoro (diviso in due somministrazioni giornaliere)
– 40 gr di formaggio (per 5 volte la settimana)
Secondo il Rapporto Americano JOINT (1943), il vero pasto a Renicci era un po’ diverso da quello ufficiale:
– 40 gr di pane
– 20 gr di riso
– Mezzo litro di brodo di cavoli o altri vegetali
– 30 gr di carne (solo la domenica)
– Domenico Rossi- Responsabile Ufficio U.R.P. – Informazioni
Ndr.- Pensiamo sia giunto il momento di ricordare non solo una parte di coloro che hanno sofferto per una guerra infame. Pensiamo che potrebbe essere il caso di unire tutti i ricordi – eventi a monito di ogni guerra, senza limitarsi ad una sola parte di coloro che hanno sofferto o sono morti.
Le tragedie sono state provocate dal nemico invasore, ma anche da italiani pseudo-difensori che sotto mentite spoglie hanno provocato tragedie. Ad Anghiari c’è un esempio che nessuno può smentire.
Ricordiamo quindi, una volta per tutte: tutti coloro che hanno subito ingiustizie, torture o sono morti.
Non è più il momento di fare teatro per simili sciagure o di fare propaganda di parte per una politica che ormai “non è più” e MAI PIU’ DOVRA’ RIPETERSI.
Così ci sembra solo folklorismo di non grande vera utilità.
Che siano fatti convegni, che sia discusso con i giovani, con coloro che in quel triste periodo non erano nemmeno nati. Che si rendano noti tutti i misfatti da Renicci, alla Stazione Carabinieri, ai m,orti della Scheggia, alla strage di Bologna dove ha perso la vita un giovane anghiarese. Si parli di tutto senza fare “teatrino”.
Allora forse si farà un passo avanti.
Commenti recenti