Warning: "continue" targeting switch is equivalent to "break". Did you mean to use "continue 2"? in /membri/ilfendente/news/wp-includes/pomo/plural-forms.php on line 210
pierino | il Fendente

Ritorna “Pierino”, intervento di Berlusconi alla scuola politica di Forza Italia: “Spero che la riforma della giustizia sani tutti i suoi vizi”

d9743f88f5b727a74c5562f86dfb976b-kYsF-U10303130110895Kc-640x320@LaStampa.itANSA – Il futuro di Forza Italia, il suo ruolo nel partito, il governo Renzi, la riforma della giustizia, la politica estera e qualche immancabile battuta. Torna in pubblico, Silvio Berlusconi, davanti alla scuola politica di Forza Italia in programma a Sirmione. E regala una serie di dichiarazioni che una volta avrebbero fatto molto discutere. Oggi, invece, passano quasi in secondo piano.

 

 

(altro…)

I dettagli dell’accordo Pdl-Lega. Silvio non si candida premier

intramontabileL’ufficializzazione arriverà solo dopo il summit tra Maroni e Berlusconi, ma l’accordo tra il Pdl e la Lega è stato raggiunto nel vertice di giovedì, quando attorno al tavolo si sono seduti il segretario del Carroccio, Calderoli, Giorgetti, Gibelli, Romani e Casero (questi ultimi due stanno proprio seguende per conto del Cavaliere l’intesa al Nord). Berlusconi sarà il capo della coalizione ma in caso di vittoria alle elezioni del 24-25 febbraio non sarà presidente del Consiglio. Questo è il punto chiave dell’alleanza. Non verrà fatto alcun nome per il ruolo di premier, dato che la legge elettorale non obbliga l’indicazione. E perciò la Lega andrà avanti con la sponsorizzazione di Tosi e poi si vedrà dopo il voto. Lo stesso sindaco di Verona aveva ipotizzato che Passera potesse essere il candidato a Palazzo Chigi del Centrodestra – idea rilanciata anche da Galan – ma una fonte vicinissima al Cavaliere e che sta seguende passo dopo passo gli sviluppi delle trattative ha spiegato ad Affaritaliani.it che “si tratta di posizioni puramente personali. L’ipotesi Passera premier non esiste e non è mai esistita“.
Nessuna indicazione del premier, dunque, e solo in caso di successo si vedrà chi ricoprirà il ruolo di capo del governo. Ma certamente non Berlusconi. L’intesa tra Pdl e Lega è soprattutto sul programma. Il Cavaliere ha accettato la proposta del Carroccio di tenere sul territorio il 75% delle tasse prodotte da ogni regione, anche se si arriverà soltanto gradualmente e quindi non immediatamente a questo regime di federalismo fiscale. Non solo. Al Nord si applicherà completamente mentre nel resto d’Italia la situazione resterà più o meno quella attuale, con una sorta di federalismo a geometria variabile sul modello spagnolo. Garantita comunque la perequazione nazionale. Punto sul quale anche la Lega non ha avuto nulla da dire. Il rinato accordo nel Centrodestra spiana ovviamente la strada a Maroni candidato unico della coalizione in Lombardia, contro Ambrosoli e Albertini.
Su Twitter: @AlbertoMaggi74-